John Elkann fa un discorso alla cena di Natale della Juventus: chiaro messaggio ai calciatori e Spalletti

La cornice è quella del J Museum, luogo simbolo della memoria bianconera. La sostanza è politica e sportiva insieme. La cena di Natale della Juventus diventa l'occasione per John Elkann di parlare direttamente a squadra, staff e dirigenza, in un momento delicato segnato da risultati positivi dopo un periodo molto altalenante, tensioni interne e voci esterne sul futuro del club.
L'amministratore delegato di Exor richiama tutti al senso di appartenenza e alla responsabilità di rappresentare una storia che non ammette scorciatoie. Parole che assumono un peso specifico maggiore alla luce delle recenti offerte respinte e delle polemiche emerse negli ultimi mesi su uno spogliatoio giudicato non sempre compatto.

Il discorso di Elkann alla Juventus tra identità, stabilità e futuro
"É bello essere qui insieme, tutti noi parte della grande famiglia bianconera per gli auguri. Siamo qui, nel nostro museo, che celebra la storia della Juventus. É importante che voi la conosciate, perché oggi ne fate parte", dice Elkann. Il riferimento al passato diventa subito una chiamata al presente: "State diventando un gruppo, una squadra sempre più forte e siete tutti importanti per fare in modo che la Juventus, unita, squadra e società, possa tornare a vincere".
Il concetto chiave è la stabilità, indicata come prerequisito per uscire da una fase segnata da malumori, critiche pubbliche e difficoltà nel dare continuità ai risultati. Un messaggio che riguarda direttamente anche Luciano Spalletti, confermato come perno del progetto tecnico oltre le scadenze ravvicinate, in un momento in cui il club ha bisogno di certezze più che di scossoni.

Il discorso di Elkann vale anche come risposta definitiva alle voci di cessione dopo l'interesse manifestato da Tether: la Juventus non è in vendita e la proprietà intende continuare a sostenerla, come dimostrano gli investimenti dell'ultimo ciclo, vicini al miliardo di euro (circa 1 miliardo di euro).
Alla squadra il messaggio arriva diretto: meno alibi, più unità. Perché, come ribadisce Elkann, "la vittoria è espressione di ciò che insieme fate ogni giorno". Un richiamo netto, che suona come un punto fermo sul presente e sul futuro bianconero.