Ivan Zazzaroni: “Il rigore di Nicolussi Caviglia è strano. Mi è sembrato un regalo alla Juventus”

La Juventus è riuscita a centrare la qualificazione alla prossima Champions League nell'ultima partita della stagione grazie alla vittoria contro il Venezia alla fine di una partita combattuta, decisa da un rigore segnato da Manuel Locatelli. Ma sulla dinamica che ha portato l'arbitro a indicare il dischetto, quando le squadre erano ferme sul 2-2, è nata una grande polemica: Ivan Zazzaroni non ha nascosto la sua perplessità per il fallo di Nicolussi Caviglia, a suo modo di vedere molto strano vista la situazione in cui si è ritrovato.
Negli studi di Pressing il giornalista ha espresso la sua teoria, definendo quel fallo un "regalo" da parte del giocatore di proprietà della Juve ma in prestito al Venezia con obbligo di riscatto. Il suo pensiero ha animato lo studio e ha fatto nascere un battibecco con Fabrizio Biasin, alimentando un polverone: "Il posto in Champions l'avrebbe meritato la Roma di Ranieri perché da quando è arrivato ha fatto 56 punti, la Juve anche oggi non sembrava la Juve ma una squadra in grande difficoltà che cerca di fare risultato. Lo ha fatto con un episodio perché quel rigore grida vendetta, posso anche essere insultato dagli juventini ma l'ho trovato anche una cosa abbastanza imbarazzante quel rigore per come è nato".

Zazzaroni perplesso per il rigore di Nicolussi Caviglia
La dinamica del fallo di Nicolussi Caviglia ha fatto scatenare le polemiche. Il suo intervento ha portato l'arbitro a concedere un rigore in favore della Juventus, decisivo per segnare il 3-2 e vincere la partita che ha portato la squadra di Tudor in Champions League: il centrocampista è di proprietà dei bianconeri e secondo Zazzaroni la sua entrata è stata piuttosto strana: "Bisogna dire le cose che penso, è stato un rigore strano, la palla è già andata. Mi è sembrato un regalo, posso dirlo? Il regalo di Nicolussi perché tanto il Venezia era già retrocesso. Non insinuo, il calcio è fatto anche di queste cose, non voglio essere tacciato di chissà quale reato, ma è un rigore strano. È rigore, ma è un fallo che mi ha lasciato molto perplesso".
Ne è nato un acceso confronto con Biasin, collegato con lo studio, incredulo per l'analisi che aveva appena sentito. Ma il giornalista ha provato a chiarire il suo punto di vista: "Ho l'età e l'esperienza per dire quello che mi pare, è un rigore che mi ha lasciato perplesso, è un falletto. Nicolussi è un bravissimo ragazzo, è un giocatore che ha dato tutto in questa stagione. Mi prendo le mie responsabilità, non ho attaccato il giocatore, sto dicendo quello che pensano altre persone". La polemica è dilagata poi anche sui social dove tanti tifosi bianconeri hanno fatto partire la protesta.
Il chiarimento di Zazzaroni
Il giorno dopo la trasmissione Zazzaroni ha pubblicato un lungo post sul suo profilo ufficiale di Instagram in cui ha spiegato il senso della sua esternazione, chiarendo che con le sue parole non voleva accusare Nicolussi Caviglia: "Ieri notte a Pressing ho provato a spiegare quello che avevo visto e non escludo di essere stato involontariamente allusivo dopo che dall'alto è scesa la reprimenda biasinica. Non ho detto che Nicolussi l'abbia fatto apposta, ma ho – sì – parlato di "regalo" e in seguito di intervento improvvido e ingenuità enorme: difesa schierata e pallone inattaccabile. Dell'onestà e serietà di Hans non dubito affatto, tuttavia per la sua condizione di ex l'episodio diventa cibo per maliziosi. Se l'ho ferito mi dispiace infinitamente, oltretutto durante la partita avevo appena detto ai miei collaboratori che mi era sembrato il migliore per distacco".
Poi il giornalista ha anche parlato delle polemiche nate sui social dopo il suo discorso e di alcuni insulti che gli sono arrivati: "Le offese dei tifosi da social non mi toccano, non querelo nessuno perché per natura sono portato a rispondere con dei vaffa diretti e a bloccare. Dimenticavo: situazione identica, ma a parti invertite, sai che casino…".