Inter, Zanetti tra la ripartenza della stagione e il mercato: “Lautaro? Spero resti”
Il vicepresidente dell'Inter, Javier Zanetti ha spiegato il proprio punto di vista e quello della società nerazzurra su due temi importanti come la ripresa della stagione dopo lo stop imposto dal coronavirus e un calciomercato che diventerà determinante per le sorti (anche economiche) di molti club. Una duplice situazione delicata e che al momento non ha soluzioni certe ma che esige programmazione e strategie ben definite.
La stagione compromessa
La stagione appare compromessa, difficilmente si potrà concludere senza ulteriori polemiche e se non si riuscisse ad arrivare alla fine, ci sarebbero altre spaccature all'interno del mondo del calcio. Per Zanetti la situazione è semplicemente ‘drammatica': "C'è grande preoccupazione, prima di tutto a livello sanitario. non può né deve essere sottovalutata la situazione, si deve stare attenti. Molti lottano per la vita, non c'è molto spazio per il resto".
Impossibile prendere una decisione senza errori
Il vice presidente nerazzurro evidenzia come l'imbarazzo del calcio sia inevitabile, tra chi ha già scelto di non scendere più in campo (Belgio) e chi sta invece formulando nuove ipotesi per la ripartenza: "E' comprensibile se qualcuno ha già preso la propria decisione, bisogna riflettere. C'è da rivedere anche il sistema calcio e renderlo più sostenibile per il futuro"
E' un momento particolare e difficile: non è possibile oggi trovare una soluzione o una formula vincente. Non si deve compromettere la prossima stagione tutelando l'attuale: ogni scelta è complicata
Lautaro, patrimonio dell'Inter
Il pensiero di Zanetti va anche agli effetti ‘collaterali' dello stop stagionale, in primis le ripercussioni evidenti che si avranno sul mercato. Già in questo periodo corrono voci spesso incontrollate sui principali top player tra cui spicca il ‘Toro' Lautaro Martinez corteggiato insistentemente dal Barcellona: "E' un patrimonio dell'Inter e mi auguro che resti con noi a lungo. Quando lo vedevo allenarsi con gli altri mi è sempre apparso sereno e felice: quando ne parlai con MIlito mi confermò che fosse il talento emergente del calcio argentino e così è stato. E' cresciuto tantissimo, guadagnandosi anche un posto fisso in Nazionale"
