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Inter, Lautaro Martinez e il retroscena su Conte: “Una sua frase mi ha fatto esplodere”

L’attaccante argentino è stato uno dei calciatori nerazzurri più determinanti in questa prima parte della stagione: “Sono felice qui ma l’interesse degli altri club significa che sto lavorando nel modo giusto”. Sulle voci di mercato: “Qui sono felice, è casa mia e mi fido di Conte. L’interesse degli altri club significa che sto crescendo e lavorando nel modo giusto”. Lautaro ha le idee chiare: “Il mio modello è mio padre, il mio idolo è Falcao”.
A cura di Vito Lamorte
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I suoi allenamenti sono durissimi ma è indispensabile quando giochi cinque partite in due settimane. Abbiamo imparato a conoscerci in fretta, apprezzo la sua passione per il calcio. Prima del match del Camp Nou contro il Barcellona mi ha detto una frase che ha fatto esplodere il mio gioco. Gliene sarò sempre grato, parole preziose che custodisco e che sono solo per me.

Lautaro Martinez ha saltato per squalifica l'ultima partita del 2019 contro il Genoa ma è stato uno dei calciatori più determinanti dell'Inter in questa prima parte della stagione e uno dei motivi è stata la consapevolezza che gli ha fatto acquisire Antonio Conte.

Nell'intervista a Repubblica il Toro ha parlato di una frase del tecnico salentino prima della gara dell'andata contro il Barcellona, che gli ha fatto scattare una molla importante per il prosieguo dell'annata. In merito alla stagione che sta vivendo la squadra nerazzurra, l'attaccante argentino prova a tenere il profilo basso e sulle voci di mercato ha le idee chiare:

Ragioniamo partita per partita, davvero. Il nostro punto di forza è la mentalità, lo dimostra l'impegno dei compagni che hanno sostituito i tanti infortunati: avevano giocato poco ma sono stati subito pronti. Dobbiamo migliorare nella concentrazione e nel chiudere prima le partite. Il futuro? Qui sono felice, ho scelto io di essere qui. L'interesse degli altri club certifica che sto lavorando nel modo giusto.

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Lautaro: Ho iniziato come difensore, ho scelto io l'Inter

Lautaro ha confidato di aver mosso i primi passi sui campi in un altro ruolo ("Avevo iniziato difensore, un po' mi è rimasto dentro come ruolo: lo si vede da come presso in attacco") e ha parlato della sua infanzia:

Ho vissuto un'infanzia non agiata ma cibo e pallone non sono mai mancati a casa mia. Come Lukaku? Aver vissuto esperienze così ti rafforza, ti aiuta a tenere i piedi per terra ed essere umili: in questo siamo simili.

Sul suo passaggio dal Racing e all'Inter ha parlato della sua volontà e dei contatti con Javier Zanetti:

Una decisione mia, avevo altre offerte che ho rifiutato. Ho scelto questo club per la storia, il livello dei giocatori e l'affetto percepito. Zanetti? Ci sentivamo via messaggio, quando sono sbarcato qui è stato come ritrovarsi dopo tanto tempo.

Lautaro: Il mio modello è mio padre, il mio idolo è Falcao

L'attaccante argentino ha parato dei suoi modelli, ma fa dei distinguo e divide due categorie, una calcistica ed una più importante:

Il mio modello? Mio padre, mi ha insegnato che la vita può essere difficile ma va vissuta. Faceva l'infermiere in una casa di riposo. Usciva la mattina alle sei e tornava alle dieci di sera mentre mamma stava a casa con noi. Era sempre tranquillo come lo sono io. In campo invece devo imparare a controllarmi di più. Ce la metto tutta. Ma ogni tanto mi accorgo di essere ancora giovane. Radamel Falcao il mio idolo. Lo ammiravo da bambino quand'era al River Plate. L'ho conosciuto in Copa America, contro la sua Colombia. Gli ho chiesto di scambiarci la maglia. Mi imbarazzava, non era nel mio carattere, da allora non l'ho più fatto, ma quel giorno ho realizzato un sogno…

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Lautaro: Mi piacerebbe giocare e vincere i Mondiali

Il numero 10 nerazzurro è stato accostato diverse volte al Barcellona e proprio sul simbolo del club catalano e della nazionale argentina, Lionel Messi, si è soffermato: "Per noi è come Maradona, mi piacerebbe aiutare lui e l'Argentina a vincere il Mondiale: giocarli è un mio sogno".

In merito al suo rapporto con Mauro Icardi ha dichiarato che "quando sono arrivato qui mi ha dato due mani per ambientarmi. Ci sentiamo ancora, siamo amici ed è contento di come sto andando nell'Inter", ma a differenza dell'ex capitano Lautaro non sembra intenzionato ad andare via: "Qui sono felice, è casa mia e mi fido di Conte. L'interesse degli altri club significa che sto crescendo e lavorando nel modo giusto: per me la cosa più importante".

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