Inter-Fluminense a rischio per allerta fulmini, la protesta di Chivu: “Qui siamo professionisti”

L'Inter non sa ancora con certezza se potrà scendere in campo questa sera contro il Fluminense per gli ottavi di finale del Mondiale per Club. Dopo i problemi derivati dal grande caldo è scattato l'allarme per un possibile nubifragio e una tempesta di fulmini: Chelsea-Benfica è durata 4 ore a causa della sospensione per maltempo, una sorte che potrebbe toccare anche ai nerazzurri dato che l'allerta è già scattata e il rischio di un posticipo a oltranza è concreto. Non è la situazione ideale per i giocatori che trascorrono queste ore nell'incertezza, soprattutto perché dalla FIFA non è ancora arrivata nessuna indicazione concreta.
E anche Cristian Chivu ha perso la pazienza, perché l'eventuale rinvio della gara contro i brasiliani influisce inevitabilmente sulla preparazione della sua squadra. Tutti vorrebbero evitare di finire nella stessa situazione di Chelsea e Benfica, posticipata di mezz'ora in mezz'ora con il pubblico e i giocatori al riparo e incerti sul ritorno in campo. L'allenatore chiede chiarimenti ma soprattutto vuole una risposta sicura da parte dell'organizzazione che non si è ancora espressa.
Inter-Fluminense a rischio per fulmini, la protesta di Chivu
C'è grande incertezza sulla partita che si giocherà questa sera, alle ore 21 italiane: in North Carolina è atteso un nubifragio proprio nel momento in cui Inter e Fluminense sarà in campo, con una possibile tempesta di fulmini che farebbe scattare il protocollo della FIFA. La gara verrebbe interrotta fino al termine del maltempo, rischiando uno slittamento anche di diverse ore come già successo per Chelsea e Benfica. Da parte dell'organizzazione non sono arrivati chiarimenti e per questo Chivu ha provato ad alzare la voce nell'ultima conferenza stampa chiedendo più chiarezza.

La preoccupazione è quella di restare in balia degli eventi: "Spero che la decisione arrivi prima dell'inizio. Se ci fanno aspettare due ore dentro lo stadio diventa difficile. Non è una cosa che si può rimandare da un minuto all'altro, si tratta di una preparazione importante, anche quando si mangia, come si mangia, come e quanto si beve. Siamo atleti professionisti, per esprimerci al meglio bisogna essere pronti". Non è ancora chiaro se l'Inter riuscirà a scendere in campo, per questo l'allenatore dà un ultimatum alla FIFA: "Spero che entro le 12 si faccia chiarezza sull'allerta. Bisogna prendersi la responsabilità di prendere una decisione che non influisca sulla qualità del gioco e sull'incolumità dei giocatori".
Cosa dice il protocollo della FIFA
Intanto sulla città di Charlotte è già scattata l'allerta meteo, con le autorità che hanno invitato i cittadini a mettersi al riparo per la possibile tempesta di fulmini che potrebbe abbattersi sulla zona. La procedura è già stata vista diverse volte nel corso di questo Mondiale per Club: in caso di nubifragio la partita verrebbe sospesa e lo stadio evacuato così da mettere al riparo giocatori e pubblico. In caso di presenza di fulmini in un raggio di 13 chilometri scatterebbe il "Seek Cover Protocol", un protocollo rigidissimo che poterebbe allo slittamento a oltranza della partita e che si applica anche per eventi non sportivi. In quel caso tutti sono invitati a restare al riparo e la partita potrà riprendere soltanto quando non verranno più rilevati fulmini per 30 minuti.