Insigne a Cassano: “Il mancato rosso a Pjanic fu una cosa molto evidente. Non farmi andare oltre”

Sei anni e due Scudetti dopo, ci sono situazioni che fanno ancora male. Il 2018 del Napoli culminò con la delusione più grande, il mai dimenticato Scudetto perso in albergo che ancora oggi rappresenta una ferita aperta: la disastrosa sconfitta contro la Fiorentina, arrivata per mano di Simeone (che poi si è rifatto portando agli azzurri due campionati), aprì le porte al settimo titolo consecutivo della Juventus, mettendo una pietra tombale sulla cavalcata della squadra di Maurizio Sarri, che chiuse seconda con 91 punti. Ancora oggi quella partita resta nella mente di tutti, specialmente dei protagonisti come Lorenzo Insigne, che non hanno mai digerito l'amarezza.
L'ex capitano è tornato in città per partecipare al "Viva el Futbol Tour" al Palapartenope, l'appuntamento nei teatri del celebre format di Adani, Ventola e Cassano, e tra una chiacchiera e l'altra c’è stato modo anche di tornare su quella nefasta partita. Insigne ha raccontato cosa accadde la sera prima di scendere in campo, quando tutta la squadra si radunò davanti alla tv per guardare lo scontro diretto tra Inter e Juve che avrebbe deciso una fetta del titolo.
Cosa è successo la notte dello Scudetto perso in albergo
Insigne non torna volentieri con la memoria a quei momenti e sente ancora forte il senso di ingiustizia davanti a una partita che, secondo lui, sarebbe dovuta finire in altro modo. Il Napoli seguì la partita della Juventus, che si concluse con l'incredibile rimonta sull'Inter e si portò dietro un mare di polemiche per la mancata espulsione di Pjanic. Il giorno dopo gli azzurri scesero in campo condizionati dal risultato sfavorevole, perdendo per 3-0 contro la Fiorentina con la tripletta di Simeone che mise la parola fine ai sogni Scudetto.
L'ex giocatore ha raccontato l'impatto psicologico di quella partita, tacendo però sulla visione personale delle scelte arbitrali: "Tu sei stato calciatore come me e anche superiore a me (riferito a Cassano, ndr). Stavamo guardando la partita tutti quanti insieme, poi quell'espulsione di Pjanic… non fatemi andare oltre. Era una cosa molto evidente. Poi siamo andati in campo, il rosso a Koulibaly e tutte situazioni che ci hanno penalizzato. Purtroppo è successo ed è dispiaciuto prima a noi giocatori. Dopo la vittoria di Torino ci hanno accolto all’aeroporto in tanti, purtroppo è andata così".
Il campionato perso dal Napoli nel 2018
Con 91 punti il Napoli arrivò secondo dietro a un’imprendibile Juventus, condizionato proprio dalla sconfitta contro la Fiorentina alla 35ª giornata. Mancava pochissimo, soprattutto dopo la vittoria dello scontro diretto contro i bianconeri, arrivata come un presagio di festa: il primo Scudetto dopo 28 anni sembrava un sogno, svanito però nel giro di due giorni. Il 28 aprile l'Inter perse clamorosamente contro la Juve subendo una rimonta di cui si parla ancora, condizionata dalla mancata espulsione di Pjanic e da una gestione arbitrale che fece nascere molte polemiche.

Come ha confermato Insigne, tutto il Napoli rimase davanti alla tv fino all’ultimo minuto sperando in una vittoria dei nerazzurri, ma l’impatto sulla partita del giorno dopo fu impronosticabile. Per questo si parla di Scudetto perso in albergo, prima ancora di scendere in campo, come se tutta la squadra avesse gettato la spugna senza mai provarci. Diversi protagonisti di quella sfortunata partita ne hanno parlato negli anni, restando però sempre molto vaghi.