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Inghilterra in ginocchio contro il razzismo a Budapest: ululati e fischi dei tifosi magiari

Ululati e sonore raffiche di fischi, da parte di quasi tutto il pubblico presente sugli spalti dello stadio Budapest per rispondere al gesto dei calciatori della nazionale inglese che, prima della partita contro l’Ungheria per le qualificazioni mondiali, si sono inginocchiati in segno di solidarietà verso il movimento ‘Black Lives Matter’.
A cura di Marco Beltrami
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La partita tra Ungheria e Inghilterra valida per le qualificazioni ai Mondiali 2022 non è iniziata nel migliore dei modi. Quando i giocatori della formazione vice-campione d'Europa si sono inginocchiati prima del fischio d'inizio per dire no al razzismo ed esprimere solidarietà al movimento Black Lives Matter, sono stati sommersi dai fischi e dagli ululati del pubblico di casa.

Una situazione annunciata purtroppo quella andata in scena alla Puskas Arena di Budapest. Si era discusso a lungo nei giorni scorsi sul cosa sarebbe accaduto quando i giocatori inglesi, come accaduto anche durante gli Europei, si sarebbero messi in ginocchio per manifestare tutto il loro appoggio a chi lotta contro ogni forma di discriminazione. Gli appelli di addetti ai lavori e anche dell'allenatore italiano della nazionale ungherese Marco Rossi, sono caduti nel vuoto. Quando infatti gli inglesi si sono inginocchiati, dagli spalti dell'impianto magiaro si è alzato un coro di ululati e tifosi. Solo una piccolissima parte dello stadio ha provato a contrastare, questa reazione collettiva.

Un episodio che fa il paio con quanto accaduto nei mesi scorsi. L'UEFA infatti aveva deciso di punire i tifosi ungheresi con mano pesantissimaper la condotta in occasione dei match degli Europei contro Portogallo, Francia e Germania. In quell'occasione il pubblico di casa si era contraddistinto per un comportamento discriminatorio, aggravato da insulti razzisti ad alcuni giocatori di colore e bandiere e striscioni omofobi (anche contro Cristiano Ronaldo). Per questo l'Ungheria era stata punita con tre partite della sua Nazionale a porte chiuse, una delle quali sospesa per un periodo di prova di due anni. E chissà che ora non arrivino ulteriori provvedimenti.

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