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Il ritorno di Carlo Tavecchio: è il nuovo presidente del Consiglio Regionale Dilettanti in Lombardia

L’ex presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, è stato eletto presidente del Consiglio Regionale dei Dilettanti in Lombardia: ha ottenuto 380 voti contro i 366 di Alberto Pasquali nelle elezioni online che si sono svolte oggi. Le prime parole del 77enne dopo la vittoria: “La stagione che ci aspetta è drammatica”.
A cura di Vito Lamorte
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Carlo Tavecchio è tornato. A 77 anni è stato eletto presidente del Comitato Regionale dei Dilettanti della Lombardia. L’ex presidente della FIGC ha ottenuto 380 voti contro i 366 di Alberto Pasquali nelle elezioni online che si sono svolte oggi. Tavecchio è già stato presidente della Lega Nazionale Dilettanti dal 1999 al 2014, quando si candidò alla presidenza della FIGC con l'appoggio di diciotto club di Serie A dopo le dimissioni di Giancarlo Abete. Il 77enne di Ponte Lambro, cittadina di cui è stato anche sindaco, si era dimesso dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio nel 2017 dopo la mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali 2018.

I candidati consiglieri eletti sono tutti i 13 della lista a supporto di Carlo Tavecchio e la più votata è stata Valentina Battistini con 293 preferenze. Questi sono tutti i nuovi consiglieri: Martino Arosio, Valentina Battistini, Gianlauro Bellani, Tommaso, Bottoni, Diego Fattarina, Valentino Garzetti, Marco Grassini, Lucio Introzzi, Ivo Licciardi, Dario Lo Bello, Sergio Pedrazzini, Paola Rasori e Mario Tavecchio.

Queste sono le prime parole di Tavecchio come nuovo presidente del Comitato Regionale della Lombardia: "Non conoscevo bene Alberto Pasquali, gli faccio i complimenti e il risultato di queste elezioni mi farà pensare. Ho lasciato da 7 anni, che con i mezzi di oggi sono un’eternità. La stagione che ci aspetta è drammatica, io non credo che ci siano i presupposti per fare un campionato in questo momento. Ci sono troppe partite da giocare, e non faccio considerazioni sul fatto che ci siano gironi da 18 squadre". 

Infine Tavecchio si è soffermato sul ruolo che avrà e la relazione con il Comitato centrale: "Andrò a Roma senza rivalsa ma a capire e fare in modo che non ci sia una situazione differente. Ora il cerchio si chiude e si apre una stagione diversa. Faremo di tutto per mettere insieme le forze per arrivare a risolvere i problemi senza una rivalsa personale e senza rancore, ma con la dignità di una regione che conta 10 milioni di abitanti”.

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