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Ounas un giorno ha capito di aver sbagliato tutto: “Mia moglie mi ha detto di svegliarmi”

L’esterno d’attacco algerino non è mai riuscito a trovare la giusta dimensione in azzurro. Nell’estate scorsa è stato ceduto al Lille e adesso ripensa alla scelta di aver accettato il Napoli con rammarico. Aveva un’altra offerta ma la rifiutò.
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A cura di Maurizio De Santis
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Adan Ounas ha lasciato il Napoli nella scorsa estate, ceduto a titolo definitivo al Lille.
Adan Ounas ha lasciato il Napoli nella scorsa estate, ceduto a titolo definitivo al Lille.

Venticinque minuti giocati a partita, pochissime dall'inizio. In tre anni di Napoli lo score di Adam Ounas spiega bene il disagio del calciatore che accettò il trasferimento dal Bordeaux alla Serie A convinto che fosse l'occasione della carriera. In azzurro sono cambiati gli allenatori ma da Sarri a Spalletti non è mai riuscito a trovare una sua dimensione finendo in prestito un anno sì e l'altro pure tra Nizza, Cagliari e Crotone fino a quando non ha fatto ritorno in Francia ripartendo dal Lille a cui è approdato nell'ultimo giorno della sessione estiva di mercato.

Come si dice in gergo, gli allenatori non lo hanno mai visto abbastanza. L'ex ‘girondino' bravino lo era (è) anche ma, nonostante una buona tecnica e qualche bel guizzo, ha sempre lasciato l'impressione di essere evanescente. Un orpello scintillante, che da lontano luccica e un po' abbaglia poi lo vedi da vicino, lo segui meglio e ti restituisce la sensazione di un Kvaratskhelia (sia pure dall'altra parte del campo) che non ce l'ha fatta.

L'ultima presenza in Serie A dell'algerino risale a Napoli-Monza, a fine agosto ha lasciato il club.
L'ultima presenza in Serie A dell'algerino risale a Napoli-Monza, a fine agosto ha lasciato il club.

"Sarei dovuto restare al Bordeaux oppure andare alla Roma, ho sbagliato", ha confessato l'esterno d'attacco algerino ai media transalpini in occasione della gara col Rennes. Rimugina sulla scelta fatta allora e adesso si chiede cosa sarebbe accaduto se avesse dato ascolto al presentimento che la moglie gli aveva sussurrato.

Non aveva voluto darle retta e quando s'è ritrovato spedito in Calabria come un pacco da sistemare ha sentito tutto il peso di una decisione improvvida, ha realizzato che in fondo il Napoli non ha mai creduto in lui. "A gennaio 2021 venni mandato a Crotone. Vidi la città, i giocatori, il livello della squadra e capii come stavano davvero le cose… A Crotone mia moglie mi ha chiesto di svegliarmi".

A ragion veduta sarebbe stato meglio pensarci su, meglio sarebbe stato dire sì a quella Roma che ne aveva segnato il nome sul taccuino perché Salah sarebbe andato via e serviva un calciatore che avesse caratteristiche simili all'egiziano.

La sua partenza è avvenuta con un anno di ritardo: di richieste sul tavolo del Napoli ne sono arrivate e ogni volta per Ounas era come vedere la luce in fondo al tunnel. E quando il club faceva sapere che per cederlo avrebbe preteso una cifra alta (oltre 20 milioni di euro) veniva meno ogni speranza. Marsiglia e Milan lo avevano adocchiato ma dinanzi alla somme messe in preventivo dai partenopei restavano freddi.

"Ripensandoci, sarebbe stato meglio non firmare con il Napoli – ha aggiunto Ounas -. Sarei rimasto ancora un anno a Bordeaux oppure avrei accettato l'offerta della Roma. Nella Capitale mi volevano al posto di Salah ceduto al Liverpool". Eppure il suo messaggio di addio al club campano era sembrato di ben altro tenore: "Sono orgoglioso di aver indossato questa maglia. Sono stati anni incredibili, che porterò sempre con me".

Il rimpianto e l'amarezza sono molto forti, lo ribadisce in un'altra frase altrettanto efficace quando parla della sua esperienza in azzurro. "Le scelte di carriera sono importanti, ne ho fatta una brutta e Crotone mi ha aperto gli occhi. La mia famiglia ed io siamo felici di essere tornati in Francia".

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