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Mondiali in Qatar 2022

Il Qatar chiude i cordoni della borsa: tifosi pagati per i Mondiali mollati con un messaggio

La decisione è arrivata quasi alla vigilia dell’inizio ufficiale della Coppa del Mondo, di seguito all’annuncio della Fifa sul divieto di acquistare alcolici negli stadi. In una mail le motivazioni del clamoroso cambio di programma.
A cura di Maurizio De Santis
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Nei giorni scorsi è esploso il caso dei tifosi pagati per recitare il ruolo di influencer ai Mondiali.
Nei giorni scorsi è esploso il caso dei tifosi pagati per recitare il ruolo di influencer ai Mondiali.
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Il Qatar ha chiuso i cordoni della borsa. Ai tifosi pagati per alimentare consenso intorno ai Mondiali, alla claque planetaria reclutata attraverso un contratto (dagli aspetti inquietanti per l'invito alla delazione in caso di critiche) ha fatto sapere che quei fondi sono stati tagliati. Quanto promesso non sarà più elargito. La pacchia è finita, meglio disfare la valigia e restare a casa. Anzi, a giudicare dalla tempistica, non è mai iniziata. La diaria preventivata – compresi viaggio,e alloggio nel Paese arabo e un posto allo stadio nella cerimonia d'apertura – non verrà erogata come inizialmente previsto in cambio di entusiasmo a buon mercato e commenti euforici, positivi sui social media.

Il messaggio ai sostenitori è stato spedito per tempo. Tutto annullato. Cibo e bevande che erano state messe a budget non sono più inserite nella lista dei benefit. Anzi, non esiste più quell'elenco di bonus di cui avrebbero beneficiato per recitare il ruolo di attivisti/influencer per tutta la durata della Coppa del Mondo.

Un'immagine dei sostenitori giunti nel Paese arabo per assistere ai match.
Un'immagine dei sostenitori giunti nel Paese arabo per assistere ai match.

A rivelare la novità dell'ultima ora è stato il tabloid The Guardian, lo stesso che nei giorni scorsi aveva indagato sull'identità delle persone festanti che avevano accolto le nazionali al loro arrivo nel Golfo Persico, alimentando il sospetto che fossero sempre le stesse e mandate in aeroporto oppure nei pressi degli alberghi a mo' di comitato prezzolato.

Il Comitato organizzatore dell'evento aveva reagito smentendo la versione dei fatti che aveva raccontato come quel fervore in realtà sembrasse solo una grande messa in scena, senz'altro ben organizzata ma pur sempre artefatta e parte di un piano d'investimenti complessivi che ha  un obiettivo chiaro: ripulirsi l'immagine attraverso il calcio.

Il Comitato organizzatore ha tagliato i fondi inizialmente destinati al reclutamento dei tifosi
Il Comitato organizzatore ha tagliato i fondi inizialmente destinati al reclutamento dei tifosi

La clamorosa e improvvisa inversione di rotta è venuta alla luce attraverso il Fan Leader Network, si tratta della piattaforma gestita dal Supreme Committee for Delivery and Legacy, l'agenzia del Qatar responsabile della Coppa del Mondo. I membri di due Paesi europei hanno rilevato l'annullamento dell'accordo spiegando che tra le motivazioni addotte ce n'è una in particolare: ovvero, la cattiva stampa e il pessimo servizio d'informazione che sono scaturiti da quando l'intero sistema di reclutamento è venuto alla luce.

Lo si può leggere nel messaggio ricevuto dai diretti interessati: "A causa dei recenti sviluppi nei media, desideriamo proteggere i nostri fan in visita da dichiarazioni errate e disinformate riguardanti ‘i fan che ricevono il pagamento per il viaggio'. Di conseguenza, l'indennità giornaliera purtroppo non verrà più concessa. L'indennità era intesa come un piccolo aumento dei tuoi fondi personali per aiutarti con i rinfreschi durante il tuo soggiorno".

La decisione è arrivata quasi alla vigilia dell'inizio ufficiale della Coppa del Mondo, di seguito all'annuncio della Fifa sul divieto di acquistare alcolici negli stadi, sollevando proteste e preoccupazione al tempo stesso. C'è il timore che ci siano anche altre criticità inattese, a cominciare dalla sicurezza personale e dal rispetto di quei diritti civili oggetto di obiezioni molto forti nei confronti della Federazione per aver acconsentito alla realizzazione dei Mondiali nel Paese arabo.

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