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Mondiali in Qatar 2022

Il Qatar offre biglietti gratis per i Mondiali (a patto di firmare un contratto inquietante)

Tutto spesato, dai ticket d’ingresso delle partite fino ai voli e al soggiorno in Qatar durante i Mondiali. La macchina organizzatrice ha pensato a tutto, selezionando su ‘invito’ i tifosi ingaggiati a mo’ di claque. Ma c’è un codice di regolamento che presenta lati oscuri.
A cura di Maurizio De Santis
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Il New York Times ha alzato il velo sullo strano reclutamento dei tifosi in occasione dei Mondiali in Qatar.
Il New York Times ha alzato il velo sullo strano reclutamento dei tifosi in occasione dei Mondiali in Qatar.
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Tutto si può comprare, è solo questione di prezzo. E di soldi, tanti, da mettere sul piatto per convincere anche i più scettici che trascorrere un paio di settimane in Qatar può essere redditizio e trasformare i Mondiali in un'opportunità di guadagno. A una condizione: non farsi scrupoli di coscienza, diventare sostenitori accaniti dell'evento iridato nel Paese Arabo a costo anche di fare delazione. Ascoltare ogni voci ostile, critica e riportarla al ‘grande orecchio' che, in un modo o nell'altro, provvederà a silenziare il dissenso.

Credere, obbedire e tifare. Ti pago e ti compro. Esaudisco ogni tuo desiderio ma in cambio andrai a ingrossare le fila della claque che, a partire dalla gara inaugurale e per tutta la durata della manifestazione, accompagnerà la Coppa.

È così che gli organizzatori hanno ingrossato le fila della claque che dovrà fare coreografia, contribuire a dare un'immagine di festa e grande partecipazione emotiva, agire a corredo di un'edizione scandita da feroci polemiche per la questione dei diritti civili e per le condizioni delle donne, per le ‘morti bianche' nei cantieri, per le ‘raccomandazioni' da parte dei vertici istituzionali ad adeguarsi alla rigorosa disciplina religiosa delle leggi. perché ogni atto contrario, ogni trasgressione sarà sanzionata con severità.

Un codice di regolamento spiega ai sostenitori influencer cosa (non) devono fare.
Un codice di regolamento spiega ai sostenitori influencer cosa (non) devono fare.

A chi sceglierà invece la via della ‘pace in affitto' sarà garantita un'accoglienza da mille e una notte. Voli gratuiti. Biglietti per assistere alle partite a basso costo o addirittura donati. Vitto e alloggio spesato e in tasca anche una ‘mancetta' per togliersi qualche sfizio. Nel codice di regolamento che parte di una sorta di contratto a prestazione è indicato tutto quanto i tifosi (non) potranno fare.

"Dovranno cantare cori già indicati, non criticare mai il Qatar e soprattutto segnalare post sui social media pubblicati da altri tifosi troppo critici". Più che sostenitori, influencer prezzolati che arrivano dai 32 Paesi che saranno rappresentati ai Mondiali e sono stati già selezionati attraverso un'opera di reclutamento iniziata per tempo. Hanno ricevuto un ‘invito', ma la parcella e le condizioni previste raccontano altro.

Lo stadio Khalifa è uno degli impianti che ospiteranno gli spettatori dei Mondiali.
Lo stadio Khalifa è uno degli impianti che ospiteranno gli spettatori dei Mondiali.

È il New York Times che mette in luce l'ennesimo caso controverso, accende i riflettori sul lato oscuro della Coppa del Mondo. "Non c'è alcun obbligo di promozione del Qatar", fa sapere Ahsan Mansoor, una sorta di direttore della propaganda e del coinvolgimenti dei tifosi. Ma c'è un aspetto che è inquietante ed è espresso in una clausola del codice di condotta che chiede ai tifosi di "segnalare eventuali commenti offensivi, degradanti o ingiuriosi" agli organizzatori. Ove possibile e necessario, anche attraverso prove documentali tangibili come gli screenshot. Anche questo sono i Mondiali in Qatar che scattano tra due settimane.

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