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Il pranzo Uefa tra Juventus e PSG si accende: Agnelli fa un discorso, Al Khelaifi gli risponde

Andrea Agnelli e Nasser Al-Khelaïfi si sono incontrati a pranzo a Torino nel consueto pranzo Uefa che anticipa la partita di questa sera tra Juventus e PSG. I due presidenti hanno avuto così il tempo di parlare del progetto della Superlega.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Juventus-PSG è una partita fondamentale per i bianconeri affinché non falliscano quantomeno l'obiettivo minimo: entrare in Europa League. Per farlo alla squadra di Allegri servirà battere i francesi a prescindere dal risultato tra Maccabi Haifa e Benfica. In caso di pareggio o sconfitta invece, sarà fondamentale capire il punteggio finale maturato in Israele. Insomma, in ballo c'è una stagione intera da raddrizzare e un obiettivo comune di limitare quanto più possibile i danni fatti in questa annata a dir poco disastrosa. Prima del fischio d'inizio all'Allianz Stadium però, è andato in scena il tradizionale pranzo pre-partita a Torino, al notissimo ristorante Del Cambio (fondato nel 1757) tra il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, e quello del PSG, Nasser Al-Khelaïfi. Un incontro basato su toni pacati e costruttivi in cui c'è stato un confronto per certi versi inusuale per il contesto dei pranzi Uefa.

L'incontro era già andato in scena a Parigi ma in questo caso, alla presenza anche di Jean-Claude Blanc, vicedirettore generale del club francese con un passato nella dirigenza bianconera tra il 2005 e il 2011, è stato motivo per parlare ancora di Superlega, il progetto tanto caro ad Agnelli e Florentino Perez che ha visto nel presidente del PSG uno dei grandi oppositori. Al-Khelaïfi ha anche preso il posto di Agnelli come presidente dell'ECA dopo l'annuncio della Superlega e le dimissioni improvvise del massimo dirigente bianconero. L'argomento Superlega è stato affrontato in un clima decisamente meno freddo rispetto al passato. Il pranzo Uefa, che è tipicamente occasione conviviale per stemperare il clima dell'attesa e favorire i buoni rapporti, in questa occasione è diventato un vero tavolo di confronto tra gli esponenti di due poli opposti della scena politica del calcio europeo.

Nasser Al-Khelaïfi al fianco di Ceferin, presidente della Uefa. Entrambi si sono fortemente opposti alla Superlega.
Nasser Al-Khelaïfi al fianco di Ceferin, presidente della Uefa. Entrambi si sono fortemente opposti alla Superlega.

Secondo quanto riferisce dalla Francia ‘RMC', alcune persone presenti nei pressi del ristorante, avrebbero carpito alcune dichiarazioni di entrambi. Agnelli avrebbe fatto capire al presidente del PSG la sua intenzione di creare una competizione tra le big del calcio europeo sottolineando come la Champions League sia ancora lì con squadre più piccole come Maccabi Haifa o Benfica in questo girone. Il presidente italiano ha difeso ancora una volta il progetto della Superlega. In risposta a queste osservazioni, il presidente del PSG gli ha risposto che era meglio pensare a tutto il sistema calcistico e non solo al suo club. "Nel calcio puoi vincere o perdere – avrebbe dichiarato Al-Khelaïfi – Nessuno ha la formula giusta per vincere. Ma tutte le squadre hanno la loro possibilità. Partire dal nulla e diventare una grande squadra", ha ricordato il presidente del PSG che nel pomeriggio ha poi voluto assistere alla partita di Youth League tra Juventus e PSG.

I due hanno potuto sviscerare alcune questioni relative a questo argomento gustando piatti prelibati come tonno con salsa rossa e capperi, riso allo zafferano e limone, prima di scegliere tra ombrine arrosto accompagnate da funghi e patate o filetto di vitello guarnito con barbabietole. Il tutto in due ore all'interno delle quali Agnelli ha continuato a ribadire il suo concetto di base: "Le big vogliono sempre affrontare altre big" trovando l'opposizione del leader del PSG che si è sempre schierato dalla parte della Uefa fin dal primo momento rifiutando sin da subito l'adesione a una competizione diversa dalla Champions League che prevede la partecipazione al torneo delle sole big del calcio continentale. Per Agnelli, dunque, sembra essersi materializzato un ennesimo nulla di fatto nel vano tentativo di portare dalla sua parte anche lo stesso presidente del PSG che difficilmente cambierà la sua idea iniziale.

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