Il pagellone del Napoli campione d’Italia: Conte vero condottiero, McTominay uomo dello Scudetto

Il Napoli si aggiudica il quarto Scudetto della sua storia dopo una stagione bellissima e complicata: il trionfo azzurro è arrivato allo stadio Diego Armando Maradona dopo la vittoria contro il Cagliari ed è partita la festa del popolo partenopeo. Un'annata non semplice sotto molti punti di vista, che si è complicata con la cessione di Khvicha Kvaratskhelia a gennaio, ma la squadra di Antonio Conte non ha mollato l'obiettivo e ha fatto suo il tricolore.
Spicca su tutti la figura del timoniere del club di Aurelio De Laurentiis ma ogni calciatore, mai come in questo caso non è retorica, ha dato il suo apporto per riuscire a centrare l'obiettivo taciuto per larga parte dell'annata ma che era nella mente di tutti a Castelvolturno fin dall'inizio.
Gli azzurri sono stati in testa alla classifica più di tutti e questo percorso, lungo e pieno di insidie, si è coronato con il secondo Scudetto in tre anni. Queste le pagelle del Napoli che ha vinto il titolo nazionale numero 4 della sua storia.

Alex Meret. Criticato più del dovuto, il portiere nato a Udine è stato decisivo con i suoi interventi in più di un'occasione. Voto 8,5.
Giovanni Di Lorenzo. Dopo il caos dello scorso anno, il capitano è diventato di nuovo punto di riferimento per tutti come nella stagione dello Scudetto di Spalletti: da terzino o da ‘braccetto', il suo rendimento è sempre stato di alto livello. Voto 9.
Alessandro Buongiorno. Gli infortuni lo hanno frenato in più di un'occasione ma con lui in campo la difesa del Napoli cambiava volto in maniera inequivocabile: sempre pulito negli interventi in anticipo e in marcatura. Acquisto importantissimo e di enorme prospettiva. Voto 8,5.
Amir Rrahmani. Il vero punto di riferimento difensivo del Napoli è stato il kosovaro classe '94: poche sbandate e sempre concentrato. Leader. Voto 9.
Matias Oliveira. L'uruguaiano è stato uno dei ‘pretoriani' di Conte in quest'annata per il suo modo di stare in campo e per la sua grinta. Da laterale, da ‘terzo' o da centrale, Mati ha sbagliato pochissimo e le sue prestazioni sono sempre positive. Voto 8.
Leonardo Spinazzola. Dopo anni di difficoltà per via degli infortuni, il calciatore umbro ha trovato una buona continuità ed è stato decisivo per la sua duttilità nei momenti più caotici della stagione: da terzino a 4 o da laterale a tutta fascia, l'ex Roma e Juventus si è dimostrato un giocatore importante. Voto 8.
Juan Jesus. Bravo a farsi trovare pronto nonostante le solite perplessità sul suo status e sulla sua tenuta fisica. Un infortunio lo ha messo fuori dai giochi per la volata finale ma la sua esperienza è stata fondamentale nelle difficoltà. Voto 7.
Pasquale Mazzocchi. Nonostante qualche sbavatura, il ragazzo cresciuto nel quartiere Barra è riuscito a coronare il suo sogno. Una storia che dovrebbe essere un monito per tutti: i risultati arrivano sempre se davanti a tutti si mettono impegno e serietà. Voto 6.

Frank Zambo Anguissa. Un motore inesauribile. Alla quantità che lo ha sempre contraddistinto, in questa stagione ha aggiunto una cattiveria negli ultimi 16 metri che forse non sapeva neanche di avere. Voto 9.
Stanislav Lobotka. Il cervello del Napoli. Corre e pensa più di tutti, Lobo. Anche quando la giocata sembra inutile lui ha già visto quello che accadrà al passaggio successivo. Imprescindibile. Voto 9,5.
Scott McTominay. Un'annata strepitosa per il calciatore scozzese, che con i suoi gol e la sua fisicità ha fatto fare il salto di qualità al reparto e all'intera squadra. Il miglior acquisto della stagione 2024-2025. Voto 10.
Billy Gilmour. Avere davanti un mostro come Lobotka non gli permette di avere la continuità che gli servirebbe ma lo scozzese è bravo a farsi trovare pronto e a mettere a disposizione della squadra la sua intelligenza e le sue qualità tecniche. Voto 7,5.
Philip Billing. Il gol all'Inter vale una stagione e questo ragazzone danese arrivato in maniera anonima a gennaio non sa che quel tocco col piede destro è già storia. Voto 7.

Matteo Politano. È uno dei volti di questo Scudetto. Una continuità spaventosa abbinata a giocate di qualità sia da esterno d'attacco che da laterale nel 3-5-2. Il numero 21 ha confermato la sua crescita sia da punto di vista tecnico che tattico. Voto 9,5.
Romelu Lukaku. Big Rom è il vero catalizzatore del gioco offensivo del Napoli: il 90% delle situazioni di gioco in attacco degli azzurri si poggiamo sulle spalle del belga, che si conferma ancora una volta un ottimo ‘uomo-squadra' e va in doppia cifra nonostante le critiche. L'accoppiata con Conte non tradisce e Lukaku festeggia il suo secondo Scudetto. Voto 9.
David Neres. Nella prima parte della stagione vive all'ombra di Kvara ma piano piano riesce a ritagliarsi i suoi spazi. Le sue accelerazioni riscaldano i cuori dei tifosi ma gli infortuni lo frenano nella fase conclusiva dell'annata. Voto 8.
Giacomo Raspadori. È l'uomo dei gol importanti nonostante non sia titolarissimo. Jack si fa sempre trovare pronto e risponde presente come solo lui sa fare: mai una parola fuori posto e grande abnegazione in ogni singolo minuto in campo. Sono i suoi piedi e le sue giocate a parlare. Voto 8,5.
Giovanni Simeone. Utilizzato pochissimo da Conte, il Cholito è sempre un esempio di dedizione e viene chiamato in causa, soprattuto nei minuti finali dei match, è sempre di grande aiuto per far salire la squadra nei momenti di difficoltà. Voto 6.

Antonio Conte. Un vero condottiero, senza ombra di dubbio. La sua comunicazione si può discutere, e molto si capirà da quello che accadrà a fine stagione; ma la sua gestione del gruppo e il modo in cui ha plasmato il Napoli settimana dopo settimana sono da manuale dell'allenatore. Voto 10.