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Il Milan è arbitro del destino di Shevchenko: Genoa pronto all’esonero in caso di disfatta

Fiducia a tempo per il tecnico ucraino: il match di Coppa Italia di giovedì 13 gennaio a San Siro sarà decisivo per le sorti della panchina rossoblù.
A cura di Alessio Pediglieri
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Da quando Andrij Shvechenko è arrivato al Genoa, la squadra rossoblù non è riuscita a cambiare marcia rispetto al recente passato, costringendo il tecnico ucraino a diventare il nuovo capro espiatorio di una squadra che è sull'orlo del baratro. La proprietà americana aveva investito moltissimo sull'avvento dell'ex stella ucraina, indicandolo quale punto di ripartenza ma a conti fatti, il suo operato è stato un fallimento si tutti i fronti: gioco, risultati, piazza. La situazione è grave, il club si è già riunito dopo l'ultimo ko rimediato contro lo Spezia, in casa e ha deciso di tornare a guardarsi intorno.

Il destino della panchina del Grifone si potrebbe decidere a metà settimana, in occasione della partita di Coppa Italia che darà un'ulteriore possibilità al Genoa di dimostrare di saper reagire ad una situazione sempre più compromessa: con Sheva alla guida sono arrivati solamente tre punti in otto partite, con una classifica oramai difficile, dove la Zona salvezza si allontana domenica dopo domenica. Eppure, il club ha deciso di proseguire con l'ucraino, anche dopo l'ultimo summit in società dove si è stabilito di ridare fiducia all'idea di avere Shevchenko come allenatore per un progetto che sarebbe dovuto essere a lungo termine.

L'abbraccio di Sheva a Nelson Dida in occasione di Genoa-Milan (finita 0-3)
L'abbraccio di Sheva a Nelson Dida in occasione di Genoa-Milan (finita 0-3)

Così, il calcio si divertirà ancora una volta a tessere le proprie trame e il futuro di Sheva sarà ancora una volta legato a doppio filo al Milan, il club con cui ha vinto tutto e con il quale è rimasto profondamente ed eternamente legato. Sarà la squadra di Pioli, infatti, l'avversario di turno in Coppa Italia, per la sfida che si disputerà giovedì 13 alle 21:00 a San Siro per gli ottavi di finale. Il risultato che il Genoa riuscirà ad ottenere sarà determinante per stabilire se ci sarà un nuovo avvicendamento tecnico. Di certo non si è chiesto a Sheva di strappare una qualificazione al momento impossibile, ma di mostrare in campo una squadra votata a cancellare le ultime deludenti prestazioni in campionato.

Segnali di risveglio che potrebbero allontanare le scelte alternative. Si è tornati a parlare di Ballardini, il tecnico che lasciò il posto a Sheva ma anche di altri allenatori che potrebbero rientrare in caso di esonero. Dietro l'angolo ci sarebbe anche Maran che con il Genoa ha avuto già trascorsi e conosce bene l'ambiente. Ipotesi. Che potrebbero tramutarsi in realtà giovedì sera, con il destino di Sheva, ancora una volta, nelle mani del Milan.

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