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Il Lecco rischia l’esclusione dalla Serie B e può finire addirittura in Serie D: è paradossale

Il Lecco passa dal sogno promozione in Serie B all’incubo Serie D. Il club lombardo, tre giorni dopo i festeggiamenti per un traguardo atteso 50 anni, rischia l’esclusione dal campionato cadetto rischiando addirittura di ripartire dai dilettanti.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il punteggio complessivo è stato di 5-2 tra gara d'andata e ritorno e al triplice fischio è stata inevitabilmente la festa dell'intera città di Lecco per la promozione in Serie B dopo 50 anni. Sono stati proprio i lombardi a vincere i playoff di Serie C dopo la finale vinta contro il Foggia sia nella sfida in terra pugliese e sia sul terreno amico del Rigamonti-Ceppi. Un match giocato lo scorso 18 giugno ma che dopo soli 3 giorni potrebbe diventare solo un ricordo. Il Lecco infatti in poche ora ha dovuto provvedere a presentare tutta la documentazione completa per l'iscrizione al prossimo campionato cadetto con la scadenza fissata per la mezzanotte di martedì 20 giugno. Tempi ristretti soprattutto per ovviare alle difficoltà dovute allo stadio di casa del Lecco non a norma per giocare il campionato di Serie B.

La società si è infatti adoperata per trovare una soluzione immediata con l'ok ricevuto dal comune di Padova per usufruire dello stadio Euganeo. Ma non è stato abbastanza perché oltre al via libera del comune per giocare le partite casalinghe nell'impianto padovano, c'era anche bisogno dell'ok da parte del Prefetto di Padova che però arriverà solo oggi, in ritardo in un giorno. Un motivo che potrebbe portare all'estromissione dal prossimo campionato di Serie B. La società invierà infatti fuori tempo massimo la pec della prefettura di Padova ed è pronta a fare ricorso sull'eventuale esclusione, puntando sul merito sportivo sostenendo che i playoff sono cominciati con 10 giorni di ritardo e il tempo per trovare una sede alternativa era troppo ridotto.

Spetterà ora alla Covisoc stabilire se ci siano o meno motivi per estromettere il Lecco dal campionato di Serie B fornendo il proprio parere alla Federcalcio entro il 30 giugno. Il Lecco avrebbe dovuto presentare una documentazione di lavori che adeguassero il Rigamonti-Ceppi ai parametri richiesti o, in alternativa, indicare un secondo campo sul quale giocare. Nessuna delle due specifiche sarebbe arrivata entro la mezzanotte di ieri poiché la documentazione sull'Euganeo era incompleta proprio per via del mancato via libera del Prefetto.

Cosa accadrà ora? Il Lecco potrebbe ora pensare di presentare ricorso puntando sul merito sportivo, sperando che gli venga riconosciuto, sostenendo peraltro che i playoff sono cominciati 10 giorni dopo e quindi il tempo per trovare una sede alternativa era troppo esiguo. Il termine però è perentorio e quindi ora più che mai il ripescaggio del Brescia sembra essere vicinissimo.

"Non sappiamo cosa sta succedendo – ha ammesso ieri in conferenza stampa l'allenatore del Lecco Luciano Foschi -. La proprietà è stata qui tutto il giorno a lavorare insieme al sindaco per mettere a posto tutte le cose e ieri sera quando sono andato via era tutto a posto". Foschi cerca di tranquillizzare l'ambiente: "Noi abbiamo guadagnato la promozione sul campo e non c’è nessuno, Lega, prefetti, assessori che possono toglierci quello. Abbiamo vinto i playoff vincendo andata e ritorno, non so quante volte sia successo. Sono convinto che la società sistemerà tutto e giocheremo nel nostro stadio".

Lo scenario peggiore che possa capitare al Lecco però è proprio quello di un'esclusione dal campionato di Serie B e di conseguenza anche a quello di Serie C visto che il giorno della scadenza era lo stesso e il Lecco ha provveduto chiaramente solo all'iscrizione per il campionato cadetto. Regolamento alla mano, infatti, in caso di mancata iscrizione di un club professionistico, affinché la città non perda un soggetto calcistico che la rappresenti, il club ripartirebbe direttamente dai dilettanti, in questo caso proprio dalla Serie D. Ma è chiaro che, essendo una situazione unica nel suo genere, in caso di mancata ammissione alla B, potrebbe anche essere concessa al Lecco una deroga per presentare regolare iscrizione alla C, magari in sovrannumero.

Sempre in Serie C invece il Mantova freme per la riammissione in Serie C che è praticamente a un passo dopo la retrocessione dovuta alla sconfitta nei playout contro l'Albinoleffe. Questo perché il Pordenone – in attesa del comunicato ufficiale e della lista definitiva della Lega Pro – non ha presentato la domanda di iscrizione al prossimo campionato. Il club neroverde aveva già anticipato questa decisione spiegando di ripartire dalla Serie D oppure dall’Eccellenza. In caso di mancata iscrizione a un campionato da parte di un club, si innesca proprio il meccanisimo della riammissione che in questa occasione vede il Mantova come primo in classifica per squadre da riammettere perché in regular season i mantovani hanno collezionato più punti delle altre retrocesse chiudendo il girone A con 45 punti.

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