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Il Lecco è distrutto dopo l’esclusione dalla Serie B: “Stiamo pensando di lasciare tutto”

Il presidente del Lecco, Paolo Di Nunno, non ci sta dopo l’esclusione del Lecco dal prossimo campionato di Serie B. Il patron del club lombardo si sfoga: “Mi dovete dare la B altrimenti, sapete cosa c’è: mollo tutto, questo calcio è sporco”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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I festeggiamenti per la storica promozione in Serie B dopo 50 anni sono durati poco in casa Lecco. Il club lombardo nella giornata di venerdì 30 giugno è stato escluso dal prossimo campionato cadetto a seguito delle decisioni comunicate dalla Covisoc e dalla Commissione criteri infrastrutturali sulla questione iscrizioni. Per i blucelesti, insieme a Reggina Siena, è arrivato il responso negativo per via della questione relativa al mancato ok da parte del Prefetto di Padova per disputare le gare interne del Lecco allo stadio Euganeo di Padova vista l'indisponibilità del Rigamonti-Ceppi.

Questione di tempestiche dunque, che il Lecco ha dovuto rispettare in meno di 48 ore dal triplice fischio della finale playoff di Serie C contro il Foggia. Spareggi che sono slittati di 10 giorni per via della questione Siena ma che di conseguenza non hanno portato a uno spostamento anche dei termini di presentazione delle domande di iscrizione alla Serie B che di fatto lasciando un margine di tempo di soli 2 giorni. Motivo per cui il presidente del Lecco, Paolo Di Nunno, non ci sta, come confermato al QuotidianoSportivo in cui ha spiegato i motivi del suo sfogo e della frustrazione per questa decisione che potrebbe portare a conseguenze clamorose.

L'esultanza del Lecco dopo un gol nella gara d'andata a Foggia.
L'esultanza del Lecco dopo un gol nella gara d'andata a Foggia.

"Io il campionato l’ho vinto, non me l’hanno regalato e allora, signori, mi dovete dare la serie B – ha tuonato il patron della squadra lombarda completamente distrutto da questa decisione – Altrimenti, sapete cosa c’è: mollo tutto, questo calcio è sporco e la smetto di spendere soldi inutilmente". Di Nunno non si risparmia e parla senza filtri: "Sono stanco e mi sta venendo voglia di lasciare tutto – spiega – Mi chiedo che senso abbia giocare se ci tolgono una promozione che abbiamo conquistato con merito sul campo". Il presidente del Lecco è completamente rammaricato e si sente tradito da chi non riesce a capire questa vicenda: "Che senso ha tutto questo, allora chiudiamo i campionati e andiamo tutti al mare".

Di Nunno ne ha per tutti e si lascia completamente andare: "Mi costringono a fare ricorso e la Federazione dovrà darmi spiegazioni – ha detto – e questo ci costerà almeno 15mila euro più la parcella di un avvocato. Forse pensano che abbiamo tanti soldi da buttare”. Il Lecco rischia di non partecipare nemmeno al campionato di Serie C nel caso in cui dovesse essere escluso dalla B proprio per via della mancanza di una domanda d'iscrizione al terzo campionato professionistico di calcio.

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