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Il grande cuore di Gascoigne: “Di notte regalavo soldi a chi ne aveva bisogno”

Parlando delle differenze tra il calcio degli anni ’90 e quello di oggi l’ex calciatore della Lazio e della nazionale inglese ha raccontato una serie di aneddoti.
A cura di Alessio Morra
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Paul Gascoigne è stato un calciatore straordinario, non ha vinto tanto, ma ha lasciato un segno, è noto però anche per una vita complicata. Gazza ha sempre avuto un grande cuore e l'ennesima conferma è arrivata recentemente, quando in un'intervista al ‘Sun' l'ex Lazio ha raccontato un aneddoto del suo passato.

Il c.t. dell'Inghilterra Southgate, rilasciando delle dichiarazioni alla ‘BBC' (dopo che la nazionale di calcio ha avuto un importante riconoscimento per la finale degli Europei), ha elogiato Gascoigne dicendo: "Paul è stato l'unico calciatore inglese di livello mondiale delle ultime tre generazioni". Una frase forte considerati i tanti campioni di oggi (Kane, Sterling) e di ieri (Beckham, Gerrard). Gazza ne ha subito approfittato per candidarsi per disputare un'amichevole a gennaio, ma Southgate con il sorriso gli ha detto di no.

Al ‘Sun' l'ex talento della nazionale inglese ha parlato dei calciatori di oggi, dei loro guadagni e li ha invitati a giocare con il sorriso e senza paura: "Tutti questi giovani, Dele Alli, Jesse Lingard. James Maddison, Phil Foden,  possono diventare giocatori di livello mondiale. Ma dipende da loro, devono giocare con il sorriso, senza paura. Perché allenarsi cinque giorni di fila e poi quando c'è la partita non volere il pallone per paura delle responsabilità? Io giocavo per la maglia che indossavo. Quando avevo diciott'anni guadagnavo venticinque sterline a settimana. Ora vedo ragazzi della stessa età che ne guadagnano cinquantamila. E se a diciott'anni guadagni una cifra del genere, che ti importa se giochi bene o giochi male?. Io quando giocavo a calcio non avevo paura di nulla". 

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E parlando di soldi Gascoigne ha rivelato di aver fatto tanta beneficenza, facendola davvero in modo particolare, probabilmente pure lui avrà letto Dickens: "Pure ai miei tempi giravano parecchi soldi, ma in dieci anni ho donato oltre un milione di sterline in beneficenza e non l'ho mai detto a nessuno. Andavo in giro alle quattro di mattina a regalare diecimila sterline alle famiglie per portare i loro bambini a Disney World". 

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