Il gioco dell’Inter non esalta, Marotta: “Non si vincono i campionati col possesso palla”
Il gioco dell'Inter che non esalta è uno dei temi di valutazione sulla squadra di Antonio Conte. Il vantaggio in classifica sul Milan e il passo della squadra sono tali da avvicinarla allo scudetto. Giuseppe Marotta, amministratore delegato dei nerazzurri, sgombra il campo dalla questione del possesso palla e dal pragmatismo poco "bello" rilevato dalla critica soprattutto in occasione della partita contro il Sassuolo.
La percentuale di dominio territoriale nettamente in favore degli emiliani ha fatto discutere così come l'atteggiamento e la scelta di lasciare il pallino del gioco nelle mani degli avversari. "Condivido le idee di Conte, non è col possesso palla che si vincono i campionati – ha ammesso il dirigente, respingendo tutte le obiezioni -. Conta la classifica". E cita Heriberto Herrera a corredo della sua affermazione: "Diceva che il possesso territoriale non è quello calcistico. Quello si ottiene coi punti in graduatoria".
Altro argomento oggetto di riflessione: le parole dello stesso allenatore che, alla vigilia proprio della gara di campionato con il Cagliari, aveva parlato del suo coraggio nello scegliere la panchina dell'Inter in virtù del suo passato sulla panchina della Juventus. Aveva molto da perdere, il concetto espresso dal tecnico salentino. Ironia della sorte, sarà proprio lui a spezzare il dominio quasi decennale in campionato dei bianconeri. Lo farà da ex, a corredo di una stagione che lo ha visto nel mirino anche in occasione della burrascosa trasferta di Coppa Italia a Torino.
Conte è un grande professionista – ha aggiunto Marotta a DAZN -. È un allenatore che ama le sfide e per lui questa era una grande sfida, in un club dal blasone importante ma dalle difficoltà di gestione quotidiana. Lui ha superato bene l'esame, è ambizioso nel senso positivo del termine e va considerato un tecnico vincente.
