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Il fuorigioco automatico sarà presto una realtà: la data di discussione dell’IFAB e del primo test

L’IFAB può dare il via libera per testare il ‘fuorigioco automatico’ al Mondiale per Club e potrebbe essere pronto per la Coppa del Mondo in Qatar del 2022.
A cura di Vito Lamorte
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Novità in arrivo per il calcio a livello mondiale? Probabile. L'International Board terrà la sua riunione annuale il 25 novembre 2021 e in questa occasione si discuteranno diversi temi determinanti per il futuro dello sport più seguito al mondo: tra gli argomenti che saranno trattati c'è quello di implementare i test nelle partite ufficiali per la rilevazione automatica del fuorigioco e la possibilità che ogni federazione decida se utilizzare le tre-cinque sostituzioni a partita.

Alla fine di ottobre un gruppo di esperti dell'IFAB si è riunito per discutere varie possibilità di modifiche alle regole e ora è il turno dell'incontro annuale che prelude all'Assemblea Generale del prossimo 4-5 marzo 2022. In occasione della riunione che si terrà tra pochi giorni potrebbe essere dato il via libera per testare una delle grandi rivoluzioni attese nel VAR nelle partite ufficiali: il fuorigioco automatico. Si tratta di un sistema, denominato Hawk-Eye, che rileva istantaneamente quale giocatore si trova in posizione avanzata, si basa sul tracciamento dei giocatori in campo ed è in grado di impostare la linea con una precisione eccezionale in pochissimi secondi. Se venisse dato il via libera, potrebbe essere testato per la prima volta al Mondiale per Club del prossimo febbraio e nel corso dell'Assemblea di marzo si potrebbe anche pensare all'approvazione per l'utilizzo di questo strumento per il Mondiale del Qatar.

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Nella riunione della prossima settimana si discuterà di lasciare l'opzione permanente che le competizioni decidano di effettuare i cinque cambi a partita e non i soliti tre che venivano effettuati prima della pandemia.

Certamente l'IFAB non prenderà in considerazione l'idea avanzata dalla CONMEBOL di prolungare l'intervallo da 15 a 25 minuti ma gli esperti si sono espressi in maniera negativa su questo provvedimento: "Diversi membri hanno condiviso le loro preoccupazioni, in particolare in relazione al possibile impatto negativo sul benessere e sulla sicurezza dei giocatori derivante da un periodo di inattività più lungo".

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