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Il fisico di Fabian Ruiz, la trasformazione è incredibile

Più un marines con licenza di uccidere che solo un raffinato incursore. La trasformazione del fisico di Fabian Ruiz balza all’occhio nel raffronto tra le immagini di oggi e quelle di un anno fa. Deve essere stato l’effetto degli allenamenti intensivi che lo hanno temprato nell’animo e nel fisico.
A cura di Maurizio De Santis
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Cosa è successo a Fabian Ruiz? La trasformazione balza all'occhio notando le immagini attuali rispetto ad altre meno recenti, da quando indossa la maglia azzurra. Deve essere stato l'effetto della "cura Gattuso", degli allenamenti intensivi e mirati che lo hanno temprato nell'animo e nel fisico. Che sia riuscito a fare breccia anche nella sua testa è cosa da verificare a breve, quando tra campionato e Coppa lo spagnolo avrà modo di prendersi (finalmente) il centrocampo del Napoli. A 24 anni e dopo 2 stagioni in azzurro la terza che è l'orizzonte può essere quella della consacrazione definitiva.

È un centrocampista centrale che ha dalla sua stazza (è alto 189 cm) e grande tecnica, esplosiva soprattutto quando calibra (per i passaggi) oppure arma (al tiro) il piede sinistro. Per avere conferma basta azionare la sequenza videoclip e spingerla indietro fino all'Europeo Under 21 (2 assist e 2 gol in 4 partite) e in particolare al match clou per il titolo contro la Germania: riceve palla sul centro destra, si gira, parte in profondità, controlla palla e la tiene incollata a sé poi spara a rete di collo esterno da 25 metri e fa gol. Da applausi.

Ancelotti meditò su come innescarlo, gli ricamò una spazio a sinistra (esterno di centrocampo in una linea a 4) e lui ne trasse profitto. Lo dicono le cifre: 24 match schierato nel cuore della mediana 2 gol, 11 volte in posizione mancina e 5 reti. È così che può fare più male ed esaltarsi? "Giocando a sinistra ho più libertà di movimento e posso entrare di più in area di rigore", disse in un'intervista nella quale si mostrava soddisfatto della prima metamorfosi. L'ex tecnico provò a sfruttarne la qualità e la capacità di essere letale ma l'esperimento naufragò assieme all'esonero (stagione successiva) dell'allenatore.

Con Gattuso – in virtù anche di un sistema di gioco differente – è rientrato all'interno del consueto raggio d'azione: è da mezzala destra che colpirà (e affonderà) l'Inter a Milano nella semifinale di andata di Coppa Italia. Ed è con "ringhio" che la prestanza sembra aumentata: più marines con licenza di uccidere che solo un raffinato incursore.

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