Il figlio di Lorenzo Sanz: “Lo hanno rimandato a casa come fosse un pacco”

Lorenzo Sanz è l'ex presidente del Real Madrid morto sabato scorso a causa del Coronavirus (qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale). Le sue condizioni di salute s'erano aggravate nell'ultima settimana fino a divenire critica, fino a quando nemmeno più le macchine sono bastate per tenerlo in vita. Il decesso dell'ex massimo dirigente dei blancos così come il caso di positività del tenore Placido Domingo allungano le news durissime sull'emergenza sanitaria deflagrata in Spagna per i contagi da Covid-19.
Fernando, figlio dell'ex numero uno delle merengues, ha raccontato le ultime ore di sofferenza del padre, della famiglia e di come a causa del morbo i pazienti più gravi che ne sono affetti muoiono da soli. Nessuno può stare accanto a loro, non lo permetter il protocollo di sicurezza. Una storia struggente, una trama terribile che in Italia è stata descritta dai medici, dagli infermieri, dagli operatori sanitari che lavorano in trincea negli ospedali. Dietro ogni numero inserito nel bollettino ce n'è una. E tornano alla memoria le immagini dei mezzi militari che trasportano le bare altrove perché non c'è più posto dove metterle né abbastanza spazio nelle anticamere dei forni per la cremazione.
Non abbiamo potuto dirgli addio, guardarlo per l'ultima volta… niente – ha spiegato il figlio di Sanz ad Antena 3 Deportes -. La cosa più triste è che non puoi nemmeno portarlo tu stesso al processo di cremazione. Bisogna aspettare 24 ore, se ne occupano le autorità in un logo a noi sconosciuto e lo rimandano a casa, come se fosse un pacco.
Messaggi di cordoglio e d'incoraggiamento non sono mancati, le circostanze e il decesso del presidente che riportò la Champions a Madrid e restituì splendore a blasone delle merengues ha suscitato grande attenzione dei media. Fernando Sanz ringrazia tutti per gli attestati ricevuti ma al tempo stesso s'immedesima nella situazione in cui versa il Paese e fa proprio il dolore di migliaia di spagnoli.
I messaggi d'incoraggiamento ricevuti da tutto il mondo sono confortanti. Mi metto nei panni di migliaia di famiglie che hanno perso i loro cari e che si trovano a vivere questa stessa situazione spiacevole e disumana al tempo stesso. È straziante.