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Il Bodo passa all’attacco, denunciato il preparatore dei portieri della Roma: “Mi ha strangolato”

Durissimo comunicato ufficiale del Bodo/Glimt in risposta alle accuse della Roma: “Esiste un video dell’aggressione di Nuno Santos al nostro allenatore, lo abbiamo visto. L’UEFA lo diffonda al pubblico”.
A cura di Paolo Fiorenza
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La rivalità sportiva tra Bodo/Glimt e Roma – iniziata con l'umiliante 6-1 del match d'andata della fase a gironi della Conference League, proseguita col 2-2 del ritorno all'Olimpico ed ora arrivata ai quarti di finale della competizione con la vittoria casalinga per 2-1 dei norvegesi – ha decisamente tracimato, approdando a vicende che di sportivo non hanno niente.

La denuncia da parte del capitano giallorosso Lorenzo Pellegrini circa un'aggressione portata dal tecnico del Bodo, Kjetil Knutsen, al preparatore dei portieri di Mourinho, Nuno Santos, dopo la fine del match di giovedì sera – si era parlato di un pugno in pieno volto – viene ora completamente ribaltata nella versione fornita dal club norvegese con un comunicato ufficiale. Il caos generatosi nella pancia dell'Aspmyra Stadion aveva richiesto l'intervento della polizia, che tuttavia non aveva ritenuto di prendere alcun provvedimento sulla base di quanto accertato dopo aver sentito tutti i presenti. La Roma tuttavia si aspetta che ora sia l'UEFA a intervenire con mano pesante, ovvero squalifiche e multe, mentre non sono arrivate scuse di alcun tipo da parte del Bodo.

Scuse che a questo punto non arriveranno, visti i toni durissimi usati dal club norvegese nella sua nota, in cui spiega che esisterebbe anche un video che confermerebbe la propria versione dei fatti: "Il comportamento della Roma non è solo un attacco fisico a Kjetil Knutsen, è un attacco sistematico ai valori del Glimt. Non possiamo, come piccolo club, stare con il cappello in mano e accettare un comportamento del genere. La Roma sta bombardando i media di falsità, nel tentativo di nascondere il suo comportamento antisportivo. Il Glimt sa che c'è un video dell'incidente, che mostra l'attacco a Knutsen da parte di membri dello staff della Roma. Il club ha visto questo video. Chiediamo che il pubblico abbia accesso a questo video di proprietà della UEFA".

"Knutsen si dice inoltre scioccato dal comportamento riprovevole che la Roma ha avuto durante la partita – continua la nota – Una comprovata violazione delle regole del gioco da parte dell'allenatore dei portieri della Roma, che si è posizionato illegalmente fuori dallo staff tecnico,  molestando continuamente con parole e gesti Knutsen. Il Glimt ne ha informato il quarto uomo e il delegato UEFA in diverse occasioni. Le nostre denunce non sono state ascoltate e l'allenatore dei portieri della Roma ha potuto continuare il suo comportamento senza ostacoli".

L'allenatore del Bodo/Glimt Kjetil Knutsen
L'allenatore del Bodo/Glimt Kjetil Knutsen

Il club norvegese annuncia dunque la decisione di denunciare il collaboratore di José Mourinho per l'aggressione che avrebbe portato al proprio tecnico: "Il Glimt non vede altra scelta che denunciare Nuno Santos alla polizia sulla base dell'aggressione fisica a Kjetil Knutsen. È completamente insostenibile un tale comportamento. Questa è una provocazione sistematica, una manipolazione e infine l'esercizio della violenza fisica contro Kjetil Knutsen. Siamo fiduciosi che un organismo obiettivo ignorerà le affermazioni false dello staff della Roma", spiega il direttore generale del club Frode Thomassen, che si aspetta che l'UEFA prenda provvedimenti, come peraltro – nel gioco delle parti – anche la Roma.

Quanto all'aggressione che sarebbe stata portata da Nuno Santos al tecnico del Bodo, il club nella sua nota riporta anche le parole di Knutsen: "Tutto è culminato in un attacco fisico contro di me nel tunnel che porta agli spogliatoi. Di solito per natura mi allontanerei. Ma in questo caso sono stato aggredito fisicamente. Mi ha preso per il collo e mi ha spinto contro il muro. È naturale che poi ho dovuto difendermi". Quest'ultima frase quindi sembra ammettere che poi un colpo è partito anche dal 53enne allenatore, ma solo come legittima difesa dopo il tentativo di strangolamento di Nuno Santos.

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