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Hernan Crespo al San Paolo, ha firmato un contratto biennale

Hernan Crespo riparte dl campionato brasiliano dopo aver vinto la Copa Sudamericana con gli argentini del Defensa y Justicia. L’ex attaccante di Parma, Lazio, Inter, Milan e Genoa ha firmato un contratto biennale con il Tricolor Paulista. “Voglio una squadra padrona del campo”, ha ammesso l’ex calciatore ispirato al ‘genio’ di Bielsa.
A cura di Maurizio De Santis
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Hernán Crespo è il nuovo allenatore del San Paolo. L'ex attaccante di Parma, Lazio, Inter, Milan e Genoa ha firmato un contratto biennale con il Tricolor Paulista e rilevato l'incarico del precedente tecnico, Fernando Diniz (esonerato). L'ex bomber ‘albiceleste' arriva in un momento difficile nonostante la squadra sia quarta in classifica. Il successo in Copa Sudamericana (l'equivalente dell'Europa League nel ‘vecchio continente') con gli argentini del Defensa y Justicia è stato l'ultimo atto di quell'esperienza trionfale, adesso riparte dal campionato brasiliano.

Dopo una valutazione tecnica attenta – ha affermato il presidente Julio Casares – abbiamo dedotto che Hernán Crespo sia il tecnico migliore per il San Paolo. Ha una storia vincente, è stato un grande calciatore ed è un allenatore molto promettente. Avremo una guida con una mentalità vincente e il DNA di San Paolo.

Cosa è successo al San Paolo? Tre punti nelle ultime sette partite hanno caratterizzato il periodo burrascoso attraversato dalla squadra che, dopo un ottimo avvio contrassegnato anche dal primo posto in campionato, ha perso progressivamente terreno fino a crollare al quarto posto. A quattro giornate dalla fine il gap da colmare (-7 punti) dall'Internacional capolista è calato come una sentenza sul capo del tecnico, Diniz. Si spiega anche così la decisione della dirigenza per il cambio in panchina tanto da valutare anche altre piste prima di accogliere Crespo che poterà in dote una filosofia di gioco acquisita in Italia e influenzata dagli insegnamenti del ‘loco' Bielsa, di Ancelotti e Mourinho. "Voglio una squadra padrona del campo", ha spesso ripetuto spiegando come aggressività per non dare spazio e tempo all'avversario di ragionare, intensità di gioco e palleggio veloce siano le armi preferite. Riuscirà a renderle letali anche al San Paolo?

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