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Henderson deve rinunciare a una vagonata di milioni per lasciare l’Arabia: incastrato da una regola

Per svincolarsi dall’Al-Ettifaq dopo quattro mesi e tornare in Europa Jordan Henderson dovrà pagare circa 7 milioni di tasse all’Arabia Saudita, una regola fiscale che in molti non conoscono.
A cura di Ada Cotugno
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Jordan Henderson vuole lasciare immediatamente l'Arabia Saudita, ma la scelta costerà carissimo al suo portafogli. L'ex capitano del Liverpool la scorsa estate ha ceduto alla corte dell'Al-Ettifaq e all'offerte economica milionaria da circa 40 milioni di euro a stagione, ma dopo appena sei mesi sembra essersi pentito del trasferimento.

L'inglese non si è mai adattato alla vita nel nuovo Paese e anche il calcio saudita non è riuscito a dargli ciò che sperava. Per questo dopo appena 19 partite giocate ha deciso di fare un passo indietro e tornare in Europa dove ad attenderlo ci sarà l'Ajax, ma la rescissione del contratto lo costringerà a pagare fior di milioni in tasse.

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La stampa inglese infatti ha ricordato la regola finanziaria che in tanti non conoscono e che potrebbe convincere i giocatori a restare in Arabia più a lungo del previsto. Per godere dei benefici fiscali del Paese e percepire quindi lo stipendio esentasse bisogna restare per almeno due anni. Chi decide di dire addio prima del tempo stabilito dovrà pagare tutte le tasse sugli utili maturati.

E, con contratti faraonici, anche le tasse arrivano ovviamente a cifre da capogiro. L’Arabia Saudita applica un’aliquota fissa sul reddito del 20%, ciò vuol dire che per accettare l'Ajax Henderson dovrà pagare all'incirca 7 milioni di euro. La perdita economica per potersi liberare dall'Al-Ettifaq è enorme e non tutti hanno ben chiaro questo aspetto al momento della firma dei contratti.

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Trascorsi i due anni in Arabia Saudita ciò non accade, perché allora i giocatori potrebbero godere pienamente di tutti i benefici fiscali, ma non è il caso di Henderson che dopo appena quattro mesi ha deciso di salutare definitivamente la Saudi Pro League anche a causa della sua famiglia che mai si è adattata al nuovo stile di vita.

Con la moglie e i figli viveva nel vicino Bahrein e impiegava circa un'ora di macchina al giorno per raggiungere gli allenamenti e lo stadio nei giorni delle partite. Anche per questo nelle ultime settimane la volontà di tornare in Europa è cresciuta a dismisura e la porta aperta dall'Ajax (che lo prenderà a parametro zero) è stata sfruttata in fretta.

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