Haaland sa esattamente quante volte è stato in fuorigioco in tre anni al City: è un numero mostruoso

Stasera il Manchester City sarà impegnato nel quarto turno del girone unico di Champions League contro il Borussia Dortmund a Etihad Stadium (7 punti in cascina finora, frutto delle vittorie con Napoli e Villarreal e del pareggio con il Monaco) e ovviamente il protagonista più atteso è Erling Haaland. E non solo perché il 25enne bomber norvegese continua a segnare in maniera pazzesca anche in questo avvio di stagione (17 gol in 13 partite con la maglia degli ‘Sky Blues', più 9 in 3 gare con la Norvegia), ma anche perché il Dortmund è stata la squadra da cui il City lo ha prelevato nel 2022. Non può essere una partita come le altre per Haaland, che peraltro non farà sconti al suo ex club, mostrandogli anche quanto è diventato attento a non finire in fuorigioco. Anzi, la parola attento non rende bene l'idea: i numeri del 25enne al riguardo sono mostruosi, assurdi, e chi più ne ha più ne metta. Così come è surreale che lui sappia perfettamente il totale dei suoi offside in tre anni e mezzo a Manchester.
Haaland conosce perfettamente il numero totale dei suoi fuorigioco da quando è approdato al Manchester City
La questione è saltata fuori quando nella conferenza di vigilia un giornalista ha chiesto conto ad Haaland del fatto, già di per sé davvero notevole, che in questa stagione di Premier League (9 partite giocate) si sia trovato finora zero volte in fuorigioco. Al che Erling ha snocciolato con orgoglio il dato complessivo delle precedenti tre annate a Manchester: l'arbitro lo ha fermato per fuorigioco appena 18 volte in 106 partite complessive di Premier.
Il bomber norvegese è stato fermato in fuorigioco 18 volte in tre anni: "Credo che vada bene…"
"Non è la prima stagione in cui non sono quasi mai in fuorigioco – ha risposto con tono sicuro Haaland – Credo di essere stato in fuorigioco 18 volte da quando sono arrivato al Manchester City. 18 volte in tre anni e mezzo credo vada bene. È una cosa che fa parte del mio gioco, odio essere in fuorigioco. Se sei in fuorigioco ora con il VAR, non c'è possibilità di farla franca, e penso che il VAR mi abbia aiutato ancora di più perché ti dà la decisione, è così semplice. È qualcosa su cui ho lavorato fin da quando avevo 13 anni al Bryne, e gioco ancora nello stesso modo. Solo che ora sono più veloce, più forte, più rapido e gioco per il Manchester City invece che per il Bryne…".
Insomma Haaland ha elevato la capacità di non finire in fuorigioco, ‘vivendo' sempre al limite come faceva un tempo un artista della materia come Pippo Inzaghi, a strumento mortifero del suo modo di stare in campo: non si diventa una macchina da gol di questa potenza devastante se non curando in maniera maniacale ogni più piccolo aspetto del gioco. E lui ormai è vicino alla cattedra universitaria della materia…