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Haaland ripesca un vecchio tweet, era solo un attaccante sconosciuto: “Ricordo questo nome”

Haaland ritrova un vecchio tweet del 2018 che lo aveva previsto campione: all’epoca era semi-sconosciuto.
A cura di Marco Beltrami
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Si è parlato tanto in occasione di Italia-Norvegia di Erling Haaland e delle sue parole sullo "sconosciuto" Pio Esposito. Il norvegese ha avuto modo di vedere in campo il centravanti che ha illuso la Nazionale, travolta poi proprio dalle reti della punta del City. A proposito di giovani promettenti, Erling ha voluto ricordare chi, diversi anni fa, aveva visto in lui un potenziale notevole quando era quasi un "signor nessuno".

Erling Haaland ripesca un post del passato, c'era qualcuno che lo aveva notato

Era il lontano 2018 e un giovane Erling Haaland segnava con la maglia del Molde in patria. Quel ragazzo appena 18enne dimostrava di avere un fiuto del gol non comune, anche se non aveva la visibilità che avrebbe avuto poi pochi mesi dopo al Salisburgo. Eppure ci fu qualcuno che su Twitter scrisse: "C’è questo ragazzo che segna con una facilità impressionante qui nella massima divisione norvegese ed ha solo 18 anni. Ricordate questo nome: Erling Braut Haaland".

Il botta e risposta sui social

Si trattava dell'utente Fredrik, grafico e designer che dunque tirò in ballo il figlio d'arte norvegese. Haaland ha recuperato quel tweet e lo ha ripostato accompagnando quelle parole con questa didascalia: "Io ricordo questo nome". Un motivo d'orgoglio per l'autore del post, incredulo a sua volta per quanto accaduto: "Questa è una follia! Ho già vissuto momenti pazzeschi su Twitter, ma aprire l'app e vedere il miglior attaccante della storia che posta e mi tagga è di gran lunga la cosa più folle".

nsomma, si è tolto una soddisfazione Haaland, ricordando chi lo aveva notato già quando era un promettente ragazzone che sognava di ripercorrere le orme del padre. Un talento ancora grezzo, che all’epoca attirava l’attenzione solo degli appassionati più attenti del campionato norvegese, ma che già lasciava intravedere la fame e la ferocia realizzativa che oggi conosciamo. Recuperare quel vecchio tweet è sembrato quasi un modo per chiudere un cerchio, un gesto di riconoscenza verso chi aveva creduto in lui prima che diventasse un fenomeno globale. E in questi giorni in cui si è parlato tanto di nomi, profili e “giovani sconosciuti”, ogni riferimento è puramente casuale.

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