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Giroud esalta Ibrahimovic: “Non vedo l’ora di giocarci insieme, con lui è più facile vincere”

Olivier Giroud è tornato a disposizione del Milan e di Pioli ed è pronto a scendere in campo insieme a Ibrahimovic: “Un grande esempio per i giovani e un campione, ci divertiremo”. Poi sulla sua avventura in rossonero: “Non voglio mettere pressione a nessuno, ma giochiamo sempre per il primo posto in classifica”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Stefano Pioli e il Milan ritrovano i giganti dell'attacco: Olivier Giroud e Zlatan Ibrahimovic sono pronti per tornare in campo subito dopo la pausa delle Nazionali. Forse non partiranno titolari alla ripresa del campionato, o forse il tecnico li alternerà in attesa di averli nella migliore forma possibile. Fatto sta che l'attacco rossonero ritrova due alfieri del gol che, insieme a Leao e a Rebic costituiscono una flotta offensiva da primi della classe.

Se per Zlatan dimostrare di essere decisivo con la maglia rossonera non è un'attesa, per il francese ex Chelsea c'è tanto da mostrare al suo nuovo pubblico. Così, intervenuto al canale ufficiale della Lega, Giroud ha sottolineato la voglia di fare bene, dopo i problemi alla schiena che lo hanno tenuto lontano dai campi, una volta guarito dal Covid.

La Serie A era il campionato che guardavo da giovane, ho radici italiane e ne vado fiero. Pressione? Non ne voglio mettere a nessuno però non posso dire che giochiamo per il primo posto in classifica. Non vedo l'ora di dare tutto per la squadra, per la società e per i tifosi del Milan.

L'avventura in rossonero da parte di Giroud era iniziata anche bene, con due gol segnati nelle prime due partite di campionato (la doppietta alla 2^ giornata contro il Cagliari). Poi il virus e i problemi fisici. Fino all'attuale pausa per le nazionali che ha permesso al rossonero di recuperare ancora senza perdere ulteriori partite.

Ho seguito l'anno scorso il Milan, conosco e stimo il mister. Quando sono arrivato abbiamo subito parlato: è stata una chiacchierata positiva, molto franca e diretta. Tutto facile e naturale, mi piace il suo modo di intendere il calcio.

Poi, i giocatori in rossonero tra cui ha trovato diversi connazionali ed ex compagni, come Maignan ("Tra un po' si guadagnerà la porta della nazionale francese") e Tomori ("Mi disse: ti aspettiamo per vincere lo scudetto"), fino a Ibrahimovic: "Ci ho giocato alcune volte contro, penso sia uno dei più forti e un grandissimo esempio per i più giovani. Giocare fino ai 40 significa curarsi e proverò a farlo anch'io".

Non vedo l'ora di scendere in campo con Zlatan e allenarmi con lui. Ci divertiremo e vinceremo perché è più facile se hai Ibrahimovic al tuo fianco

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