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Giaccherini: “Ho perso 15mila euro al casinò. Con il primo contratto ho comprato un terreno”

Giaccherini racconta cosa ha fatto con il primo stipendio da calciatore: “Non mi sono comprato la macchina, volevo investire in business che potessero generare un guadagno futuro”
A cura di Ada Cotugno
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Emanuele Giaccherini ripercorre tutti i passi della sua carriera che rischiava di essere interrotta prima ancora di cominciare: quando era solo un ragazzino un infortunio di gioco gli ha spappolato la milza costringendolo a un'operazione d'urgenza, un ostacolo gigantesco che comunque non gli ha impedito di giocare a calcio e arrivare fino in Serie A. Ha indossato tante maglie pesanti, compresa quella della Nazionale, senza mai montarsi la testa e ricordandosi sempre delle sue radici.

Nel podcast Centrocampo l'ex attaccante ha parlato anche di uno dei suoi pochissimi colpi di testa. A 28 anni l'approdo in Inghilterra lo ha portato a guadagnare un sacco di soldi, molti più di quelli che potesse immaginare, e l'unico episodio controverso risale a una serata al casinò di Montecarlo assieme a un suo amico in cui perse 15mila euro, una somma esagerata per una persona comune.

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La notte folle di Giaccherini al casinò

Nonostante sia arrivato a giocare per squadre come Juventus e Napoli l'ex attaccante è sempre rimasto un ragazzo con i piedi per terra, ben saldo ai valori che gli ha trasmesso la sua famiglia. Per questo è stato uno shock leggere la proposta del Sunderland che lo ha ricoperto di soldi per andare a giocare in Premier League: "Fino a 28 anni non ho mai guadagnato tanto. Poi è arrivato il Sunderland che mi ha pagato il doppio per quattro stagioni. Percepivo due milioni di sterline a cui si aggiungevano i bonus e poi la valuta aveva maggior valore rispetto all'euro. Non potevo dire di no e poi giocavo in Premier League".

Ha resistito a tutte le tentazioni, tranne quella volta che al casinò di Montecarlo si è lasciato andare perdendo 15mila euro nel giro di poche ore: "Mi trovavo al casinò di Montecarlo con un mio amico e mi sono lasciato prendere dal gioco. Mi sono girate le scatole per i soldi che ho perso e non è più accaduto. Do un sacco di valore ai soldi perché i miei genitori sono operai, hanno finito di pagare il mutuo pochi anni fa". Poi Giaccherini racconta cosa ha fatto con il suo primo stipendio: "Al primo vero contratto non mi sono comprato la macchina ma un terreno dove costruire la mia casa, poi ho investito sul mattone e in business che potessero generare un guadagno futuro. Non mi interessa fare le serate, voglio fare capire ai miei figli cosa significa avere 20 euro, hanno la paghetta solo se vanno bene a scuola. Quando do i 50 euro per andare a divertirsi e al ritorno mi restituiscono il resto, vuole dire che hanno appreso il valore del denaro e sono felicissimo".

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