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Gattuso spinto da Buffon verso la panchina dell’Italia: perché è convinto sia l’uomo giusto

Giovedì 12 giugno potrebbe essere la giornata decisiva per il futuro della Nazionale. Gennaro Gattuso dovrebbe incontrare il presidente FIGC Gabriele Gravina. La candidatura di Gattuso sarebbe sostenuta anche da Buffon, capo delegazione dell’Italia.
A cura di Alessio Morra
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Gennaro Gattuso sembra sempre più vicino alla panchina dell‘Italia. Probabilmente il primo a essere sorpreso è stato lui. Perché l'ex centrocampista non è reduce da una serie di annate straordinarie, ma la sua tempra, il suo carattere e la sua conoscenza del mondo del calcio, e anche della Nazionale, sembrano le armi vincenti per dargli il ruolo di Commissario Tecnico della Nazionale, che potrebbe affidarsi proprio a lui in un momento complicatissimo. L'incontro con Gravina potrebbe esserci nella giornata di giovedì 12 giugno, ma il terreno sembra sia stato già piantato, esattamente da Buffon, capo delegazione dell'Italia, legato da amicizia ultra decennale con Gattuso.

L'addio di Spalletti e il no di Ranieri

Situazione intricata come poche per l'Italia. Qualificazioni partite malissimo, ko 3-0 con la Norvegia. Spalletti viene esonerato, prima della Moldavia. L'annuncio lo dà lui stesso. Una situazione surreale, una cosa mai successa all'Italia. L'ultima di Spalletti è stata almeno vincente, 2-0 con gol di Raspadori e Cambiaso. Chiusa l'esperienza dell'ex allenatore della Roma si pensa a chiudere con un totem della Roma Claudio Ranieri, che però dopo averci pensato per un po' dice di no. Non è il gran rifiuto, ma una scelta saggia di un uomo saggio che ha deciso di mantenere la parola data alla Roma. Le chance di Pioli sono svanite subite. Così di profili di esperienza ne è rimasto solo uno: Mancini, che però è andato via sbattendo la porta e a Coverciano non ci tornerà.

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Gattuso favorito su De Rossi e Cannavaro

A quel punto bisognava valutare altri nomi e sono balzati in prima fila i nomi di tre campioni del mondo del 2006: Gattuso, De Rossi e Cannavaro, in quest'ordine. Con l'ex allenatore del Napoli pronto a rendere la pariglia a Spalletti, che lo sostituì al Napoli. Sliding doors della vita per entrambi. Il nome di Gattuso di primo acchito ha stupito.

La carriera da allenatore di Gattuso

Nelle ultime quattro stagioni non ha brillato: è resistito poco alla Fiorentina, poi Valencia e Marsiglia, finite male entrambe, prima dell'avventura in Croazia, terzo con l'Hadjuk Spalato. Ora sullo sfondo c'è la Nazionale, con il ruolo di salvatore della patria. Gattuso, in realtà, a guardare le sua carriera e le sue statistiche non è solo grinta, carattere e cuore.

La sua percentuale di vittorie è alta (oltre il 42%). Lui l'azzurro l'ha vissuto per oltre un decennio – tre Mondiali (uno vinto) e tre Europei giocati – fedelissimo di Marcello Lippi, e uomo cardine nel successo del 2006, con l'amico Buffon, che potrebbe aver avuto un ruolo importante nella sua scelta.

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La storica amicizia tra Gattuso e Buffon

Capo delegazione azzurro, l'ex numero uno ha visto da vicino l'ambiente, i giocatori, il loro animo e il rapporto con Spalletti, e potrebbe aver suggerito l'ingaggio di un allenatore che il calcio lo conosce bene, così come il mondo azzurro, e che con la sua proverbiale grinta potrebbe dare quel surplus che all'Italia può dare il pass per i Mondiali 2026.

Buffon e Gattuso si conoscono da una trentina d'anni. Hanno la stessa età, letteralmente, sono nati a 19 giorni di differenza (9 gennaio 1978 Gattuso, 28 gennaio Buffon), si conoscono bene, hanno vissuto assieme una vita intera, sempre rivali a livello di club, uniti con le nazionali giovanili e soprattutto con quella maggiore dal 2000 al 2010. Legati da un'amicizia sincera. Spesso hanno raccontato aneddoti.

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Quello più famoso riguarda la vigilia della finale di Germania 2006. Gattuso era teso, in pullman era al fianco di Buffon, che lo tranquilizzò: "Pioveva e io e Gigi eravamo vicini di posto. Quando siamo arrivati allo stadio abbiamo visto la Francia in campo. Si stavano allenando concentratissimi. Fisicamente erano impressionanti, sembravano dei giganti. Avevo notato questo e per un attimo sono rimasto in un silenzio di riflessione. Fino a quando non è stato rotto da un vocione tonante: ‘Rinone, stai tranquillo. Non ti preoccupare che domani ce li mangiamo'. Era Buffon. Mi ha trasmesso una grande sicurezza. Poi sapete tutti come è andata a finire. È ancora così, per questo motivo mi sento di dire che continua".

Buffon conoscendolo bene ed avendo visto il gruppo azzurro negli ultimi due anni ha capito che Gattuso può essere l'uomo giusto. Il loro legame d'amicizia potrebbe rappresentare una bella base e  potrebbe riportare sulla retta via la Nazionale e l'Italia ai Mondiali.

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