Furto in casa di Gianni Rivera, saccheggiata la cantina: un incendio blocca la fuga dei ladri
Una fiamma ossidrica per scassinare l'armadio blindato a sei ante dove Gianni Rivera custodiva oggetti e cimeli preziosi. L'ex bomber e bandiera del Milan, nonché primo Pallone d'Oro italiano nel 1969, ha subito un furto in casa. Precisamente ad essere presa d'assalto è stata la sua cantina dove all'interno vi era proprio il prezioso armadio blindato. All'alba di sabato due cittadini di origine albanese sono stati bloccati per caso dagli agenti del commissariato di Trevi, insospettiti dal loro atteggiamento.
La perquisizione eseguita sui due ha rivelato il possesso di un Trofeo Golden crown, una targa Milan club Gianni Rivera, la maglia originale numero 11 di Ibrahimovic e una targa della Lega nazionale dilettanti regalata all'ex bomber. Oltre a 6.345 euro in contanti. Il tutto mentre i vigili del Fuoco erano in procinto di spegnere un incendio proveniente proprio dalla cantina di Gianni Rivera. Secondo la ricostruzione dei fatti fornita da ‘Il Messaggero', l'incendio sarebbe divampato proprio a causa dell'utilizzo della fiamma ossidrica.
Il fumo e le fiamme hanno probabilmente costretto i malviventi alla fuga e solo l'intervento della polizia ha potuto rendere possibile alla moglie dell'ex campione italiano di recuperare gli oggetti e cimeli sottratti al marito. Secondo la ricostruzione dei fatti uno dei due malviventi sarebbe riuscito a fuggire mentre i due sono stati processati per direttissima nel corso della stessa mattinata. Nonostante continuassero a negare, per loro era stato convalidato l'arresto in flagranza prima che il giudice li rispedisse a casa con obbligo di firma ma con il divieto di allontanarsi da Roma e di uscire di casa dalle 20 alle 8 del mattino. I due albanesi torneranno ora in aula a febbraio. Per Rivera e la moglie comunque un grande spavento.
