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Furlani si presenta in TV dopo la finale di Coppa Italia persa dal Milan: ha tre cose da dire

Dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia contro il Bologna, l’amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, si è presentato davanti alle telecamere televisive con tre pesanti cose da dire sulla stagione del club rossonero.
A cura di Michele Mazzeo
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Il Milan esce sconfitto dalla finale di Coppa Italiae perde l'occasione di sollevare il secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa Italiana. Ma non solo: a svanire è anche la certezza di un posto in Europa per il 2025-2026. La vittoria della Coppa Italia garantisce infatti l'accesso all'Europa League, ma la squadra perdente non ottiene alcun diritto automatico alle coppe.

A festeggiare, invece, è il Bologna: in virtù della posizione in classifica e del verdetto della finale, i rossoblu sono certi almeno della Europa League, a meno che non centrino il quarto posto e volino in Champions League. Per il Milan, le uniche speranze europee passano ora dalle ultime due partite contro Roma e Monza: servono sei punti e incastri favorevoli.

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La classifica è corta e, almeno sulla carta, i rossoneri potrebbero ancora inseguire la qualificazione in Champions, ma con quattro squadre da superare e quattro punti da recuperare, la missione è quasi impossibile. Più percorribili le strade che portano a Europa League o Conference League, anche se tutto dipenderà dai piazzamenti finali del Bologna e della Fiorentina.

Il disallineamento tra gli obiettivi iniziali e i risultati ottenuti è evidente. E lo stesso Giorgio Furlani, CEO del club, lo ha riconosciuto senza giri di parole presentandosi in TV dopo la sconfitta contro il Bologna. L'amministratore delegato, fatti i complimenti ai felsinei per il successo, ha voluto mandare tre messaggi e lo ha detto chiaramente:  "Voglio dire tre cose – ha infatti esordito –. Non possiamo negare, questa è una stagione fallimentare. Nonostante la vittoria in Supercoppa siamo lontano dai traguardi che ci eravamo prefissati. Abbiamo ancora due partite, cerchiamo di chiudere al meglio. Anche se siamo distanti dai traguardi che ci eravamo messi ad inizio anno. Terza cosa, condividiamo la delusione dei tifosi. Sono stati fatti vari errori e bisognerà guardare avanti e correggerli per tornare dove ci aspettiamo di essere noi dirigenti e i tifosi".

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Parole dure che arrivano a caldo, ai microfoni Mediaset, pochi minuti dopo la sconfitta nella finale. Furlani, però, frena quando gli viene chiesto se sia il momento di decisioni drastiche sul piano tecnico: "In questo momento grossa delusione per questa partita, per un trofeo che potevamo vincere. Non mi sento adesso di rispondere. Ci sono ancora 12 giorni e due partite, prenderemo decisioni e poi vedremo".

Nessun dubbio, invece, sulla posizione della proprietà: "Cardinale? Non c'è stato un contatto nelle ultime due ore ma sono sicuro che lui la pensa come me, è deluso sia per oggi che per tutta la stagione. Il progetto del Milan lo conosciamo tutti, la risposta alla domanda la sappiamo tutti".

Un'ammissione netta, che fotografa una stagione nata con alte ambizioni e che rischia di concludersi senza gloria e senza Europa. Gli ultimi 180 minuti decideranno non solo il futuro sportivo del Milan, ma anche molte scelte dirigenziali e tecniche. La sensazione, però, è che qualcosa cambierà.

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