Folorunsho si scusa pubblicamente per i gravissimi insulti a Hermoso in Roma-Cagliari: cosa è successo

Il clamore sollevato dal video che è divenuto virale ha spinto Folorunsho a chiedere pubblicamente scusa per quanto accaduto in campo con Hermoso della Roma. I gravissimi insulti sessisti rivolti alla madre del difensore hanno fatto il giro della Rete e il centrocampista del Cagliari ha voluto dire la sua condividendo un messaggio sui social attraverso una storia pubblicata su Instagram. "A un'offesa ho risposto con un'offesa", è la sintesi del suo pensiero lasciando così intendere che è successo dell'altro, qualcosa che a differenza del suo "sfogo" non si è visto. Salvo aggrapparsi al vecchio adagio del calcio secondo cui le cose di campo devono restare sul campo "finita la partita, finito tutto".
"Non posso che chiedere scusa – si legge nell'incipit del testo -. In campo l’adrenalina ha preso il sopravvento: era un momento delicato, c’era tensione e ad un’offesa ho risposto con un’altra. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso, anche se si dice che finita la partita finito tutto…".

Cosa è successo tra Folorunsho ed Hermoso, rissa sfiorata e insulti
Gli animi si erano scaldati con l'espulsione di Celik ma una caduta in area della Roma di Palestra ha fatto da scintilla che ha acceso l'incendio, i due sono arrivati muso a muso ricevendo entrambi il cartellino giallo. L'ammonizione non li ha placati. Hermoso ha sfidato Folorunsho con un atteggiamento minaccioso. Quando lo spagnolo si è allontanato, il cagliaritano, ripreso dalle telecamere, gli ha urlato insulti di ogni tipo. "Tua madre è una p…", gesticolando in paniera provocatoria e aggiungendo parole indicibili.
Finisce tutto effettivamente così oppure ci saranno conseguenze? Le pesantissime offese di Folorunsho possono provocare la squalifica del calciatore del Cagliari? E se sì, per quante giornate? Cosa dice il regolamento? Le immagini tv e l'interpretazione del labiale sono abbastanza chiari ma potrebbero anche non bastare se non si riesce a reperire un audio che permette di ricostruire con certezza cosa ha detto esattamente il centrocampista dei sardi al di là di quanto si è intuito. E in ogni caso, se il direttore di gara o i suoi collaboratori nulla hanno annotato, è praticamente impossibile ricorrere direttamente alla prova tv prevista solo per atti violenti non visti dagli ufficiali di gara o espressioni blasfeme. In buona sostanza, Folorunsho può anche passarla liscia o, al massimo cavarsela, con una sanzione tutto sommato leggera rispetto al comportamento tenuto in campo.
Cosa può succedere al calciatore del Cagliari
La mancata prova tv, però, non significa che il centrocampista sia del tutto al sicuro. La Procura federale potrebbe anche decidere di aprire un fascicolo con immagini tv e articoli di stampa, riservandosi di interrogare le parti. Diversamente, se l'arbitro si fosse accorto del suo atteggiamento poteva anche essere espulso, con tutto quel che ne sarebbe conseguito a livello disciplinare.
La prima cosa che viene in mente, però, è quel segno rosso sul viso dei calciatori che richiamava la campagna contro la violenza sulle donne: ci fosse coerenza, allora il centrocampista dei sardi non solo dovrebbe essere multato dalla società isolana ma andrebbe fermato almeno per un turno (oltre che multato) alla luce delle offese brutali e dei gesti che ha fatto nei confronti del difensore avversario, rivolgendo epiteti sessisti, volgari e inaccettabili a sua madre. Fin qui le deduzioni a livello emozionale, c