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Florenzi liquidato dalla Roma con una frase: “Lì ho capito che era arrivato il mio turno”

Alessandro Florenzi non ha mai dimenticato la Roma nonostante sia oggi uno dei punti fermi del Milan di Pioli. L’addio ai giallorossi è arrivato dopo una frase precisa: “Lì ho capito che era arrivato il mio turno”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Alessandro Florenzi è uno dei valori aggiunti di questo Milan. Il terzino destro dei rossoneri, arrivato in estate dalla Roma dopo essere stato scartato da Mourinho nonostante il suo ottimo rendimento al PSG nella passata stagione e soprattutto la vittoria degli Europei con l'Italia. Fondamentale per la vittoria dei rossoneri sul campo dell'Empoli e uomo spogliatoio apprezzato dal pubblicato del diavolo dopo la ‘strigliata' a Calhanoglu nel derby dopo la discussa esultanza post gol su rigore, il giocatore ha parlato a DAZN nel corso di un'intervista.

Il Milan come argomento principale ma anche tanti retroscena riguardanti la sua carriera e i suoi primi mesi in rossonero. "Ho trovato una bella famiglia – ha detto – Il nostro obiettivo è chiaro, vogliamo lottare per qualcosa di importante”. Florenzi scherza anche sul clima nello spogliatoio: "Mi chiamano Spizzi, forse abbiamo convinto anche il mister perché ci sono troppi Ale". Un chiarimento poi proprio sull'argomento Calhanoglu: "Non ho niente contro di lui – specifica – Però ha mancato di rispetto ai tifosi del Milan esultando in quel modo". C'è stato modo anche di parlare della Roma e della separazione avvenuta con grande rammarico.

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Dopo l'avvento dei Friedkin c'era stato subito la sensazione che giocatori come Totti, De Rossi e lo stesso Florenzi, potessero essere messi da parte dalla nuova società. Il progetto era diverso e improntato su altri obiettivi e altri giocatori. Florenzi è finito in prestito al Valencia e poi al PSG. Due esperienze importanti in due campionati competitivi ma soprattutto in due top club europei. "Valencia mi ha aperto un mondo come uomo – ha detto – Sono rimasto folgorato e con le nostre bimbe non vediamo l'ora di tornarci". Il terzino del Milan parla anche dell'esperienza in Francia: "Un'altra tappa che non scoderò mai".

Impossibile però non parlare dell'addio alla società giallorossa. "Mi manca perché è e sarà sempre la squadra che ho tifato fin da bambino – sottolinea Florenzi – Il momento in cui ho capito che le nostre strade si stavano separando è stato quando mi hanno detto che non servivano più gli eroi per i tifosi della Roma". Una frase che il milanista non è mai riuscito a dimenticare: "Davanti a me c’è stata la successione degli addii di De Rossi e Totti e ho capito che era arrivato il mio turno". Il suo è stato però un comportamento esemplare: "Sono andati via cercando di dare meno problemi possibili e comportandomi da professionista esemplare. L’ho accettato e sono andato avanti voltando pagina".

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