Felici ha calciato il rigore col crociato rotto contro il Napoli: ha stretto i denti ed è andato sul dischetto

Il Cagliari non deve fare i conti solo con la dolorosa uscita dalla Coppa Italia dopo l’estenuante serie di rigori contro il Napoli: a complicare ulteriormente il quadro c’è il grave infortunio riportato da Mattia Felici, che rischia uno stop molto lungo.
L’esterno rossoblù avrebbe subito un serio problema al ginocchio, con tempi di recupero che si annunciano tutt’altro che brevi. Felici si è fatto male nel finale del match allo stadio Maradona: dopo uno scontro durante un intervento difensivo nei minuti di recupero, è rimasto a terra dolorante, toccandosi subito il ginocchio. Nonostante ciò, ha scelto di restare in campo fino alla fine dei tempi regolamentari per aiutare la squadra a mantenere l’1-1.
Felici ha calciato il rigore a Napoli con il crociato rotto
La determinazione del classe 2001 è emersa ancora di più ai rigori: pur con il dolore evidente, si è comunque presentato dal dischetto, centrando però la traversa. Un episodio che racconta tutta la sua volontà, ma che ha assunto un peso ancor più pesante col sospetto infortunio.
Le prime valutazioni effettuate il giorno successivo parlano di possibile rottura del legamento crociato, un’ipotesi che verrà confermata o esclusa soltanto dagli esami più approfonditi in programma nei prossimi giorni in Sardegna. Solo allora il Cagliari potrà diffondere un bollettino ufficiale sulle sue condizioni.
Entrato in campo all’85’, Felici si era inserito per dare freschezza nel finale ma ha rimediato il grave problema nel tentativo di chiudere un’azione offensiva del Napoli davanti a Caprile. Nonostante il gesto eroico ai rigori, la lotteria dagli 11 metri ha premiato il Napoli: dopo gli errori di Luvumbo e il legno colpito dallo stesso Felici, il gol decisivo di Buongiorno ha sancito la qualificazione dei partenopei.
Se la rottura del crociato fosse confermata, la sua stagione sarebbe praticamente finita: per il Cagliari sarebbe il secondo ‘pesante' infortunio al crociato dopo quello di Andrea Belotti.