Fabiano Santacroce: “Del Piero mi diede una gomitata nello stomaco”. Lì ha capito chi era davvero

Stagione 2006/2007 di Serie B, la Juventus retrocessa per lo scandalo di Calciopoli domina il campionato cadetto, risalendo subito nella massima serie – nonostante la penalizzazione di 9 punti – potendo contare su uno squadrone pieno di campioni tra cui Alessandro Del Piero. In quella Serie B c'è anche il Brescia, che termina sesto e poi manca la promozione perdendo nei playoff contro il Genoa. Le ‘Rondinelle' furono una delle quattro squadre che in quella stagione inflissero una sconfitta alla Juve, vincendo con un clamoroso 3-1 il match di ritorno al Rigamonti. Tra le loro file c'era anche un giovanissimo Fabiano Santacroce, promettentissimo difensore che poi avrebbe giocato con Napoli e Parma, indossando anche la maglia dell'Italia Under 21. L'ex calciatore, oggi procuratore, racconta cosa accadde quel giorno con Alex Del Piero e come quell'episodio gli fece capire realmente chi fosse il capitano bianconero.
Fabiano Santacroce restò spiazzato da quello che gli fece Alex Del Piero durante Brescia-Juventus in Serie B
"È stata una giornata pazzesca – ricorda Santacroce, all'epoca 20enne, al podcast ‘Centrocampo' – perché era una Juventus dove dentro c'erano persone che avevano vinto un Mondiale, avevano vinto tutto nella carriera, io ci giocavo alla PlayStation due-tre anni prima e poi mi sono ritrovato lì. È stato emozionante giocare, ma soprattutto sono riuscito a imparare qualcosa perché accadde un fatto che mi rimase impresso proprio tantissimo".

L'ex difensore nato in Brasile riavvolge il nastro e torna a quei concitati momenti in cui si trovò a dover marcare un mito come Del Piero: "C'era un calcio d'angolo e io in marcatura stavo su Del Piero, quindi già quando me l'aveva detto il mister prima della partita non potevo pensare ad altro. E allora mi ricordo questa situazione che io vado per marcare Del Piero, ovviamente stavo a 30 centimetri di distanza, cioè quasi non mi veniva neanche da toccarlo perché lo continuavo a guardare e mi dicevo ‘cavolo, è Del Piero, sto marcando io Del Piero'…".

La lezione imparata da Santacroce quel giorno: "Lì ho capito la fame che serve"
Il racconto di Santacroce prosegue: "Allora Camoranesi fa per battere il calcio d'angolo, prende la rincorsa, Del Piero mi si avvicina, mi dà una gomitata proprio nella bocca dello stomaco e poi si allontana. Si è preso due metri mentre io stavo piegato che mi tenevo la pancia e lì per lì mi sono arrabbiato tantissimo. Quindi dopo c'è stato parecchio ‘trash talking', l'avevo menato parecchio e però a fine partita mentre tornavo mi dicevo: ‘Cioè, tu pensa, questo ha appena vinto il Mondiale da protagonista, è uno dei giocatori più forti, è la Serie A, è un'icona del calcio italiano. Ma pur di riuscire a fare un gol in una partita di Serie B, dove hanno già vinto il campionato, non gliene frega nulla, si è avvicinato e a un ragazzino che neanche osava avvicinarsi, m'ha dato una gomitata per riuscire a prendersi quei due metri'. Quindi lì ho capito la fame che serve e che bisogna continuare ad avere per riuscire a stare a certi livelli".