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Ezio Greggio distrugge la Juve con una frase: “Giovanni e Umberto Agnelli non riposeranno in pace”

Ezio Greggio fa giù pesante sulla Juventus dopo la sconfitta dei bianconeri a Napoli. L’attore e conduttore televisivo non si spiega le scelte della società e aggiunge: “Anche stasera Giovanni e Umberto Agnelli non riposeranno in pace”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La sconfitta della Juventus contro il Napoli ha messo ancora una volta in evidenza i limiti di una squadra costruita in estate anche con investimenti importanti ma che purtroppo ancora non riescono ad essere valorizzati. Spalletti è un ottimo allenatore e ha ereditato forse da Tudor un'idea tattica e di rosa forse indefinita e per questo il lavoro dell'ex ct azzurro sarà ancora più difficile. Critiche a non finire sui social da parte di tifosi e supporters noti anche al mondo dello spettacolo nel post partita che hanno contestato alla società le proprie scelte discutibili. A spiegarlo con un lungo post, ad esempio, è anche Ezio Greggio, attore e noto conduttore che sul suo account Instagram ha pesantemente criticato la Juventus senza risparmiare nessuno:

"Io vorrei sapere se la proprietà si rende conto che ha messo in punti chiave dirigenziali della società, degli incapaci e inesperti che hanno comprato dei bidoni come Openda, David, Cabal e altre mezze tacche che non sono degne di stare manco in panchina. Abbiamo ancora Kostic – si legge -. Spalletti se deve fare cambi si ritrova gente che corre in giro per il campo, che non ha i fondamentali, che butta via la palla e ci fa pure prendere goal. Giocatori ( si fa per dire) che non solo non sono degni della Juve ma neanche delle squadre ultime in classifica della serie A". E poi cita gli Agnelli in modo chiaro.

"Anche stasera Giovanni e Umberto non riposeranno in pace". Il suo post è ricco di spunti e pensieri che vengono condivisi da quasi tutti i tifosi della Juventus abituati a vincere Scudetti e a dominare in Italia e in Europa per ritrovarsi oggi a lottare per un quarto posto Champions che per certi versi è utile solo alle casse delle club. Difficile infatti immaginare una Juventus competitiva fino in fondo in Champions in questo momento. "Sono anni che ci ritroviamo in campo acquisti di bidoni di tutti i tipi che han fatto fare affari solo a chi se ne è liberato – dice Greggio -. E forse non solo a loro, ma non alla Juve".

A questo punto l'attore e conduttore si rivolge anche al nuovo allenatore che si è ritrovato con una rosa a dir poco confusionaria nei ruoli e nell'assetto tattico: "Il povero Spalletti è un grande allenatore ma non può giocare un campionato, anzi 3, non solo senza qualche fuoriclasse da Juve, ma al massimo con 7 o 8 buoni giocatori mentre gliene servirebbero almeno 22 – conclude -. Quella di oggi, per me da juventino malato come sono io e come lo sono tutti i nostri tifosi, non è più la “Juventus” né nei dirigenti né nella maggior parte dei giocatori. #ForzaJuve #finoallafine … ma ci siamo vicino".

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