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Dopo gli otto tifosi morti, la Coppa d’Africa sotto inchiesta: ma il torneo non si fermerà

Non si placano le feroci polemiche sull’organizzazione della Coppa d’Africa dopo la drammatica tragedia a margine di Camerun-Comore che ha portato a 8 vittime e 50 tifosi feriti.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dopo la tragedia, è arrivato il tempo delle inchieste, del dolore e delle polemiche. Il presidente del Camerun, Paul Biya, Paese che sta ospitando la Coppa d'Africa 2022, ha ordinato l'apertura di un'indagine ufficiale sulla drammatica vicenda accaduta a margine della partita tra i padroni di casa e le Isole Comore, in cui sono morti calpestati otto tifosi e quasi cinquanta sono stati ricoverati d'urgenza nei vicini ospedali. Un dramma che si è consumato all'ingresso dello stadio che ospitava gli ottavi di finale della Coppa d'Africa, sul quale ci si sta adoperando per capirne le dinamiche e i motivi. Intanto, malgrado le feroci polemiche sull'organizzazione del torneo, tutto continuerà regolarmente così come da Comunicato CAF. Ma non più nello stadio di Youndè, al momento chiuso, mentre si osserverà un minuto di silenzio su tutti i campi e si giocherà col lutto al braccio.

A confermare l'intenzione di andare subito fino in fondo davanti ai fatti accaduti poco prima di Camerun-Comore, ai cancelli d'entrata dell'impianto di Youndè, è stato il ministro della Comunicazione del Governo camerunese, Renè Emmanuel Sadi: "Il Capo dello Stato ha disposto l'apertura di un'indagine perché piena luce sia fatta su questo tragico incidente". Tutto è accaduto nel momento in cui si stavano controllando i pass sanitari per permettere l'entrata nello stadio e assistere alla gara del Camerun contro le sorprendenti Comore.

Per le disposizioni anti Covid che hanno coinvolto anche l'organizzazione della Coppa d'Africa 2022, lo stadio di Youndè era stato ‘calmierato' con un ingresso limitato di spettatori ad assistere l'ottavo di finale tra i padroni di casa e le sorprendenti isole Comore che, per l'occasione, si sono presentate senza gran parte dei giocatori, colpiti dal Covid, tra cui anche i portieri per un ruolo ricoperto da un terzino. La limitazione per entrare nello stadio non ha però frenato i tifosi che, come si vede nei tanti filmati messi sul web, hanno sfondato l'esile cordone della sicurezza e scavalcato le inferiate, gettando all'interno. Da qui, il panico, la fuga, le cadute e la tragedia immane: 8 morti, una quarantina di feriti, di cui alcuni ancora gravi.

Da qui la doppia decisione da parte del presidente del Camerun, Paul Biyaì. Da una parte, di ordinare l'apertura di un'inchiesta per determinare le responsabilità di quanto avvenuto: "Il Capo dello Stato ha disposto l'apertura di un'indagine perché piena luce sia fatta su questo tragico incidente" ha precisato in un comunicato il ministro della Comunicazione Renè Emmanuel Sadi. Dall'altra di chiudere l'impianto "Olembè" per i prossimi incontri in programma, per rispetto delle vittime di un dramma che poteva essere evitato, mentre il presidente della CAF, Patrice Motsepe annunciava che avrebbe fatto visita a tutti i feriti e ai familiari colpiti dalla tragedia per la quale verrà osservato un minuto di silenzio su tutti i campi in memoria delle vittime. Ma, malgrado le tante critiche, la Coppa d'Africa non si fermerà.

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