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Di Bello spiega al Bologna il rigore non dato contro la Juve: parole assurde, sarà punito

L’arbitro Di Bello sarà sospeso insieme a Fourneau dopo i disastri in Juventus-Bologna soprattutto per quel rigore non dato agli emiliani. Il direttore di gara aveva anche spiegato alla squadra rossoblu il motivo del mancato penalty: parole assurde.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Serie A 2023/2024 non è neanche iniziata che gli arbitri sono già finiti nella bufera. Già, perché Di Bello in Juventus-Bologna l'ha combinata davvero grosso dopo il rigore non concesso agli emiliani all'Allianz Stadium. Gli ospiti hanno contestato sin da subito la decisione del direttore di gara di non assegnare il tiro dal dischetto per quel fallo nettissimo, chiaro, limpido, di Iling jr su Ndoye. Il giocatore della Juventus, dopo la ribattuta di Perin sul tiro di Zirkzee, si vede scavalcare da Ndoye che nel tentativo di appoggiare la palla in rete, a sua volta, viene nettamente colpito da Iling con la gamba finendo inevitabilmente a terra in area piccola.

Il contatto tra Iling e Ndoye che ha sollevato le forti proteste del Bologna per la mancata concessione del rigore.
Il contatto tra Iling e Ndoye che ha sollevato le forti proteste del Bologna per la mancata concessione del rigore.

L'arbitro Di Bello fa proseguire e la sua certezza ‘giustifica' in parte il mancato intervento del Var che avrebbe dovuto correggere l'interpretazione fatta sul rettangolo verde dal direttore di gara richiamandolo per un fallo da DOGSO – chiara occasione da gol – che avrebbe inoltre dato l'epulsione al giocatore della Juve. Sia l'arbitro che il VAR hanno dunque giudicato non da rigore l'intervento di Iling su Ndoye facendo scatenare l'ira del Bologna ma soprattutto dell'AIA e di Gianluca Rocchi, designatore e capo degli arbitri che pare sia pronto per una punizione esemplare. Di Bello avrebbe anche risposto a Di Vaio – dirigente del Bologna – di non aver assegnato il rigore per pareggiare la precedente decisione di non dare il tiro dagli undici metri alla Juventus per fallo su Chiesa.

L'arbitro e il VAR di Juventus-Bologna, Di Bello e Fourneau, sono pronti ad essere sospesi dall'attività almeno per un mese. Rientrerebbero direttamente ad ottobre per volere proprio di Rocchi che ha usato subito la mano pesante per questo tipo di errori evidenti. "Sono arrivati insieme sul pallone" avrebbe detto Di Bello in campo secondo la ricostruzione dei fatti evidenziata qualche ora dopo la partita.

Un'interpretazione che in parte giustifica il direttore di gara – che evidentemente aveva visto così – ma che non sottrae da alcuna colpa lo stesso Fourneau al VAR che invece avrebbe dovuto richiamare Di Bello al monitor per mostrargli il fallo netto. Un danno gravissimo per il Bologna che si sarebbe potuto portare sullo 0-2 e che invece va via da Torino con un punto dopo la rete successiva messa a segno da Vlahovic per l'1-1 finale.

Di Bello nel caos più totale in Juventus-Bologna.
Di Bello nel caos più totale in Juventus-Bologna.

Un retroscena raccontato dalla Gazzetta dello Sport fa emergere l'amarezza della stessa terna arbitrale che forse qualche dubbio sul contatto ce l'ha avuto. Il quarto uomo a fine gara avrebbe infatti parlato con la panchina bolognese dicendo "se abbiamo sbagliato vi chiediamo scusa". Un'ammissione di quanto forse sarebbe stato necessario un intervento del VAR per evitare tutto questo.

Ma non è tutto, perché a rendere più grave la vicenda è stata soprattutto la risposta di Di Bello a Marco Di Vaio, dirigente del Bologna, che nel tunnel degli spogliatoti con toni pacati avrebbe chiesto spiegazioni al direttore di gara del mancato rigore: "Non l'ho dato perché prima non ho dato quello a Chiesa" avrebbe risposto secondo la ricostruzione del Corriere dello Sport che ha evidenziato la sorpresa dello stesso Di Vaio nel sentire quelle parole prima di essere allontanato dallo stesso arbitro: "Se ne vada qui non ci può stare". Un qualcosa, che se fosse vero, aggraverebbe ulteriormente la sua posizione.

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