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De Rossi come Mourinho, vuole una Roma di “banditi”: “Mica li abbiamo presi all’oratorio”

Alla vigilia di Salernitana-Roma, Daniele De Rossi ha parlato del momento dei giallorossi tra il presente e il recente passato targato Mourinho.
A cura di Marco Beltrami
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Dopo l'esordio vincente contro il Verona, prima trasferta da allenatore della Roma per Daniele De Rossi in casa della Salernitana. Il giovane tecnico giallorosso è intervenuto in conferenza stampa parlando anche di quello che il suo predecessore Mourinho aveva definito come un "problema mentale" per inquadrare il rendimento della Roma in trasferta.

Proprio per questo il portoghese avrebbe voluto una "squadra di banditi", definizione che piace al suo successore: "Problema in trasferta? Devi chiedere a Mourinho cosa abbia riscontrato. Io vedo giocatori con personalità. Se faccio un passo indietro e penso a loro dico che ci hanno portato in finale in Europa. Sono fasi della stagione, dove si è così. ‘Squadra di banditi', slogan che mi piace perché nel calcio serve essere spigolosi e avere le caratteristiche per vincere anche in maniera sporca. Credo di avere una grande squadra e dal punto di vista della personalità non peccano".

De Rossi si è mostrato stupito della posizione in classifica della Salernitana, ed è consapevole delle difficoltà del prossimo match. L'allenatore capitolino è comunque fiducioso, pur non essendo riuscito a causa delle tempistiche ad infondere la sua filosofia alla squadra. Quello che è certo è che i giocatori stanno dando tutto: "Ci vorrebbe un ritiro precampionato per far entrare prima i miei concetti. Ora bisogna sperare che li recepiscano presto. Con la SPAL si è visto qualcosa dopo qualche partita, anche perché ero inesperto invece a Roma dici una cosa e sono tanto recettivi e tanto pronti".

Grande fair play poi per De Rossi nei confronti anche del lavoro dell'allenatore portoghese: "Se vedrete belle partite, il merito è loro e poi sono stati allenati da Mourinho non li abbiamo presi dall’oratorio, io offro solo qualche idea che ci aiuterebbe a portare a casa dei punti, sembra che a loro piacciano queste idee e non fanno fatica a farle diventare loro. Ci vuole tempo per dare un’impronta, soprattutto se non ci sono partite decisive ogni 4-5 giorni”.

Per quanto riguarda la formazione, De Rossi ha confermato la fiducia in Rui Patricio tra i pali sottolineando il recupero di Cristante e il lavoro in fase di ripresa di Smalling e Kumbulla. A proposito di Dybala, grande fiducia: "Dybala è sembrato che stesse bene, si è allenato al 100% e lo vedo un po’ più brillante rispetto alla prima settimana. Huijsen sta bene e penso partirà con noi. Mancini sta bene. Aouar torna da una Coppa d’Africa, è allenato ma ha dormito poco causa spostamenti vari, era un po’ sballottolato il primo giorno ma è pronto per giocare".

Una battuta infine anche su Sinner, che De Rossi non potrà vedere a causa del lavoro al contrario di quanto avvenuto pochi mesi fa: "Sinner ci emoziona, lo sport italiano arriva sempre nell’élite dei vari sport mondiali. Il fatto che ci sia un ragazzo italiano, educato e pulito, sembra una bella persona, ci fa sentire veramente orgogliosi. Non lo conosco, ma esportiamo un grande campione. In vacanza con mia moglie a New York, mettevamo la sveglia per vederlo. Ci sono tante cose da fare oggi e non potrò guardarlo purtroppo".

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