De Laureniis rischia il processo per falso in bilancio, l’avvocato: “Non temiamo il dibattimento”

Il 6 novembre Aurelio De Laurentiis saprà se sarà o meno rinviato a giudizio dal giudice per l'udienza preliminare di Roma per gli acquisti di Victor Osimhen e Kostas Manolas. Il primo atto del procedimento penale a suo carico si è chiuso con un rinvio, così da consentire ai suoi avvocati, Fabio Fulgeri e Lorenzo Contrada, di allegare alla memoria difensiva anche una relazione tecnica molto dettagliata: l'obiettivo è ribadire, con il conforto di un parere autorevole, la trasparenza nella gestione dei conti condotta secondo la legge (e per nulla assimilabile a quella della Juve). "Non temiamo il dibattimento", ha ammesso Fulgeri, certo si possa dimostrare (qualora si finisca a processo) l'assoluta estraneità del massimo dirigente e del club ai fatti presi in esame e contestati dai pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orani.
La tesi degli avvocati e la consulenza tecnica a disposizione del giudice
Per le due operazioni di mercato e per le plusvalenze sospette hanno chiesto il rinvio a giudizio sia di De Laurentiis sia dell'amministratore delegato, Andrea Chiavelli. In buona sostanza, la tesi paventata dagli inquirenti è che la società abbia contabilizzato l'ingaggio dei due calciatori gonfiando in maniera artificiosa il rendiconto finanziario.
"Il Napoli ha sempre operato restano entro i parametri previsti dalla normativa di riferimento – le parole di Fulgeri -. Se abbiamo chiesto un rinvio al giudice, e lo abbiamo ottenuto, è per avere la possibilità di depositare agli atti una consulenza tecnica di un professore universitario. Così che lo stesso giudice abbia l'opportunità di valutare in maniera più approfondita la questione. Siamo convinti che il documento dimostrerà che i criteri contabili utilizzati in bilancio sono stati assolutamente corretti".

Il 6 novembre l'udienza decisiva sul possibile rinvio a giudizio
Quando è prevista l'udienza che farà da spartiacque nella vicenda? "Il prossimo 6 novembre. Per adesso il giudice dell'udienza preliminare ha accolto la nostra istanza e attende il deposito del nostro documento". Fiducia che tutto si possa risolvere anche evitando il processo: è la sensazione che pervade il collegio difensivo, una forma di ottimismo che non sarebbe scalfita nemmeno se le cose dovessero prendere una direzione differente, e il giudice decidere per il rinvio a giudizio. "Tutto può succedere… ma non abbiamo paura di finire in dibattimento – ha aggiunto Fulgeri parlando dell'esito dell'udienza preliminare -. In ogni caso restiamo sereni e certi di affermare la nostra tesi, ovvero che il Napoli abbia operato nel rispetto delle regole e della legge".
Quanto all'aspetto della giustizia sportiva, tutto dipenderà da una cosa: se la Procura Figc, acquisiti gli atti, riterrà o meno di dover riaprire il procedimento (già archiviato una volta) nei confronti del Napoli in caso di fatti nuovi rispetto alla situazione precedente.