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Danimarca: ecco la prima partita con tifo virtuale, in collegamento sugli spalti con Zoom

Giovedì sera, in occasione di Aarhus-Randers gara valida per il campionato danese, è andata in scena la prima partita con il tifos virtuale sugli spalti. Evento permesso grazie alla collaborazione del club di casa con la piattaforma digitale Zoom: 10 mila collegamenti contemporanei e diversi maxi schermi hanno riprodotto il tifo come fosse ‘dal vivo’. Sugli spalti, sciarpe, drappi, striscioni e sagome cartonate del pubblico.
A cura di Alessio Pediglieri
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10 mila persone allo stadio, malgrado le porte chiuse per l'emergenza Covid-19. Forza della tecnologia e dell'innovazione virtuale grazie alla collaborazione di un club del campionato danese, l'Agf Aarhus e una delle piattaforme digitali più famose e utilizzate per le videochiamate a distanza, Zoom. Così, al Ceres Park, in occasione della ripresa del campionato danese, contro il Randers (gara terminata 1-1) c'è stata la possibilità di ascoltare in tempo reale il tifo degli appassionati malgrado gli spalti siano rimasti rigorosamente vietati alle persone. All'interno dell'impianto sportivo sono stati allestiti alcuni maxi schermi lungo tutte le tribune cosicché i tifosi, collegati attraverso i propri smartphone e devices, sono stati riprodotti in video e l'effetto scenico è stato di uno stadio comunque pieno, con i classici rumori di sottofondo del tifo, anche se solamente in modo virtuale.

Uno dei maxi schermi che l'Afg ha predisposto era lungo 40 metri e alto tre, poi ce ne sono stati altri, attorno al terreno di gioco con il club che ha studiato insieme a Zoom, la modalità migliore per creare l'effetto ‘dal vivo‘, suddividendo l'impianto in 22 sezioni dove gli spettatori hanno potuto anche scegliere il proprio posto, come se fossero presenti in carne e ossa. E' stato studiato anche un sistema per ricreare il settore ‘ospiti' e il settore ‘padroni di casa‘, così come c'era una sezione totalmente dedicata agli appassionati ‘neutri' che non facevano parte di alcuna delle due squadre impegnate in campo.

Nei giorni precedenti alla partita, i tifosi avevano potuto comunque entrare in modo contingentato nello stadio, ornando gli spalti e le tribune con maglie, sciarpe, bandiere e disegni per la propria squadra. Sono state realizzate anche gigantografie di cartone attraverso una applicazione messa a disposizione del club che ha anche pensato agli abbonati più assidui riservandogli il posto abituale. Non è la prima grane iniziativa per far fronte alle porte chiuse nel mondo del calcio. In Giappone, grazie alla tecnologia messa in atto dalla Yamaha, ci sarà la possibilità di far sentire la propria voce da casa, attraverso 58 altoparlanti disseminati negli stadi, durante le partite.

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