Cristiano Ronaldo: “Mi mancano i fischi dei tifosi, quando li sento sono più motivato”

Se n'è fatta una ragione eppure qualcosa gli manca. Se chiedete a Cristiano Ronaldo qual è l'aspetto peggiore degli stadi chiusi e delle partite senza pubblico vi stupirà – ancora una volta – con effetti speciali. Avverte la mancanza dei tifosi per un motivo in particolare: "Quando gioco e sento che mi fischiano mi piace… mi sento più motivato". CR7 è così, si esalta e ama dare sfoggio di tutto il suo ego calcistico quando l'ambiente è "caliente" e in campo si respira aria di corrida.
Sarà che ancora non ha dimenticato – e come fai? – i duelli in Spagna nella fossa del Camp Nou oppure i mugugni del Bernabeu (che pure non è stato tenero nei suoi confronti). Sarà che la musichetta della Champions da tempo non gli riserva emozioni particolari e ha una brutta eco in un impianto vuoto. L'ex Real non lo nasconde: "È triste giocare senza persone allo stadio. È come entrare in un giardino senza fiori".

Il record di marcature con il Portogallo avrebbe avuto un risalto differente se ci fosse stato il "suo" pubblico a dedicargli l'ovazione meritata. Nel 2013 – sempre contro la Svezia – Ronaldo eguagliò il primato di marcature Pauleta (47 gol) in nazionale, martedì sera ha toccato e superato quota 100 reti con la selezione lusitana. "Ho raggiunto due traguardi importanti, è una cosa che cercavo – ha ammesso CR7 che adesso punta a diventare il migliore cannoniere di sempre anche in ambito internazionale -. I record? Per me non sono un'ossessione. Si fanno passo dopo passo e arrivano in modo naturale".
A cosa si riferisce? È a otto reti dall'iraniano Ali Daei, il calciatore che ha segnato il maggior numero di reti con la propria nazionale. Ronaldo è a 101, da qui all'Europeo potrebbe aver già fatto di nuovo la storia.