Cristiano Ronaldo fu costretto a comprare regali costosi a tutti i compagni della Juve: non voleva

Non si può certo dire che Cristiano Ronaldo sia un taccagno, né sarebbe logico pensarlo, visto che a 40 anni (e il tassametro continua a correre) il campione portoghese ha messo da parte un patrimonio stimato in poco meno di un miliardo e mezzo di dollari. La situazione non era molto diversa quanto a disponibilità di tasca durante la sua permanenza alla Juventus, tra il 2018 e il 2021, eppure Ronaldo si è rifiutato per due mesi di fare dei regali costosi a tutti i suoi compagni di squadra: il problema in quel caso non era la spesa complessiva da affrontare, nell'ordine di qualche decina di migliaia di euro, ma la questione di principio sollevata da CR7.
Cristiano Ronaldo ci mise due mesi per pagare pegno per aver infranto il regolamento interno della Juventus
Alla fine Cristiano si piegò e procedette all'acquisto cumulativo per l'intera rosa bianconera, come pegno per aver infranto una regola disciplinare interna, ma ci vollero due mesi perché lo facesse: insisteva di non aver fatto niente di sbagliato.
La vicenda prese il via nel settembre del 2018: Ronaldo era appena arrivato alla Juventus dal Real Madrid per 100 milioni. Il 19 settembre esordì in Champions League contro il Valencia al Mestalla, ma la sua partita durò solo mezzora, visto che si beccò la prima espulsione in oltre 150 presenze nella massima competizione europea. La Juve vinse comunque 2-0 (due rigori di Pjanic), ma fu un momento orribile per Ronaldo, che uscì dal campo in lacrime.
Il cinque volte Pallone d'Oro fu cacciato dall'arbitro tedesco Felix Brych per una leggera tirata di capelli nei confronti di Jeison Murillo, dopo che il difensore colombiano ex Inter era caduto – come fosse stato abbattuto – per un calcetto di Cristiano.
Il racconto di Szczesny su Ronaldo: "Sì, abbiamo tutti un iMac, ma ci è voluto molto tempo…"
Il regolamento disciplinare dell'allora tecnico bianconero Massimiliano Allegri prevedeva che in caso di infrazione il responsabile dovesse comprare un regalo a tutti i suoi compagni di squadra come segno di scuse. Wojciech Szczesny – che era uno dei compagni in questione – un po' di tempo fa ha raccontato che Ronaldo inizialmente si rifiutò di ottemperare alla punizione, sostenendo di non aver fatto nulla di male.

Ma alla fine, pur a malincuore, comprò degli iMac a tutti i suoi compagni della Juventus. "Sì, abbiamo tutti un iMac – ha ricordato il portiere polacco, oggi al Barcellona – Ci è voluto molto tempo, perché Cristiano non riusciva a elaborare quel cartellino rosso e continuava a insistere che non aveva fatto nulla di sbagliato. Ci è voluto un po', circa due mesi di discussioni, ma alla fine abbiamo ricevuto tutti un iMac".