Così il Napoli ha scoperto Kvaratskhelia: “Ragazzi, ho trovato un fenomeno”. Era una vita fa

Non si finisce mai di parlare di Kvaratskhelia e non soltanto a Napoli, dove il georgiano oramai è diventato a tutti gli effetti il nuovo beniamino del popolo partenopeo. Il suo ultimo gol, una assoluta prodezza che ha spaccato in due il match contro l'Atalanta, facendo gridare al colpo da campione, ha rilanciato in alto le qualità di un giocatore che solamente qualche mese fa viveva nell'anonimato quasi assoluto. Tranne che per un particolare non da poco: dai ricordi di Faouzi Ghoulam, negli studi di DAZN, Cristiano Giuntoli lo stava monitorando da un paio di stagioni, convinto di avere tra le mani un vero e proprio fenomeno. Che il tempo e il campo hanno poi confermato.
L'aneddoto dell'ex Napoli rivela un retroscena fino ad oggi inedito e che dimostra il grandissimo lavoro di scouting del club di De Laurentiis in giro per l'Europa. "Era ottobre o novembre 2021, quando il direttore sportivo Cristiano Giuntoli con cui io e Kalidou [Koulibaly] avevamo un grandissimo rapporto, anche perché eravamo i giocatori più anziani e quindi ci teneva come riferimento anche per l'introduzione di eventuali calciatori nuovi, è venuto da noi" ricorda l'ex difensore azzurro. "E ci fa: ragazzi, ho trovato un fenomeno georgiano".

Un'anteprima assoluta di quando Kvaratskhelia era un vero e proprio oggetto del mistero. Per tutti ma non evidentemente per il Napoli che poi procedette all'acquisto, quasi senza una reale concorrenza perché si trattava ancora di un giocatore tutto da scoprire. "Io incuriosito, gli rispondo: ma di chi stai parlando?" continua Ghoulam. "Inutile dirvelo, rispose Giuntoli, tanto non lo conoscete. Ma ho insistito e mi ha detto, senza fare il nome, che questo giocatore era stato già visionato dal mister e dal suo staff, e che hanno confermato l'impressione che sia un fenomeno vero".
Questo secondo riferimento riguarda l'analisi compiuta direttamente da Francesco Calzona, oggi ct della Slovacchia ma che a quel tempo era stato il vice prima di Maurizio Sarri e poi di Luciano Spalletti proprio a Napoli. "Sono persone addette ai lavoro, che prima di dire certe cose sanno bene di cosa parlano perché hanno già visto giocatori in precedenza veramente forti, anche se poi ambientarsi nel campionato italiano è molto difficile", sottolinea Ghoulam evidenziando l'intuizione assolutamente vincente su Kvaratskhelia.

Eppure il georgiano non arrivò subito sotto il Vesuvio, fu necessario attendere, aspettare nell'ombra, con giudizio e determinazione: "per adesso il prezzo è un po' troppo alto e stiamo facendo in modo di abbassarlo" ricorda ancora Ghoulam riprendendo le frasi di Giuntoli. In quel periodo, autunno 2021, infatti Kvaratskhelia era un oggetto caro sul mercato, valutato attorno ai 30 milioni di euro. Una cifra impossibile da spendere per il Napoli che decise di attendere: altra mossa corretta.

Nessun altro club si fece avanti nel frattempo e i partenopei poterono prelevarlo nei tempi e nei modi migliori con l'abbassamento del prezzo: 10 milioni versati nelle casse della piccola Dinamo Batumi. Una coincidenza non figlia del caso ma della programmazione: "C'era il pericolo dell'adattamento nel calcio italiano" spiega ancora Ghoulam "ma lui ce l'ha fatta e anche mister Spalletti è stato bravo a inserirlo. Ma ciò che è notevole è che il Napoli già sette-otto mesi prima di prenderlo, già lo seguivano, lo volevano ed erano sicuri di farlo". Ritrovandosi oggi tra le mani una perla di rara bellezza, oggetto del desiderio di mezza Europa.