Cos’è il bonus etico che il PSG dovrà pagare a Mbappé: il paradosso da un milione di euro

La battaglie legale tra Kilyan Mbappé e il PSG si è ufficialmente conclusa e ora i parigini dovranno versare al loro ex giocatore fino all'ultimo centesimo della cifra stabilita dal contratto. Sono 61 milioni di euro in tutto, comprensivi del bonus etico che il club non voleva pagare neanche dopo il verdetto del Tribunale del lavoro: ma cos'è la postilla nell'accordo che i francesi volevano evitare?
Sembra un vero e proprio paradosso perché, come ricordato dalla BBC, il bonus etico è un premio per la buona condotta dei giocatori che devono meritarselo mantenendo un comportamento professionale, interagendo positivamente con i tifosi oppure adottando certi comportamenti virtuosi all'interno della squadra. Sembra strano perché Mbappé è finito addirittura in tribunale con il PSG ed è andato via a parametro zero facendo saltare qualsiasi tipo di accordo.

Il paradosso del bonus etico di Mbappé
Oltre ai soldi degli stipendi arretrati il PSG dovrà versare all'attaccante francese anche l'intero bonus etico da circa un milione e mezzo di euro. Non ha ricevuto sconti neanche in questa situazione particolare: dopo la sentenza il club si era imposto per non versare questa piccola parte dell'accordo, ma secondo i giudici dovrà dare a Mbappé tutto ciò che è previsto nel suo contratto. Il bonus etico ha aperto una controversia per via della sua definizione: in generale è una cifra che le società riservano a chi rispetta determinati comportamenti o valori contrattuali, a chi si impegna a rappresentare positivamente il club o che porta avanti un comportamento molto professionale.
Tutto ciò non sembra rientrate nel caso di Mbappé, passato al Real Madrid a parametro zero nel 2024 in un clima tutt'altro che sereno. Già in passato il bonus etico di Neymar con il PSG aveva fatto discutere, dato che era stato premiato "per aver interagito positivamente con i tifosi". Ci sono circostanze in cui non viene erogato, come a Verratti che si era fatto sospendere la patente per guida in stato di ebbrezza oppure a Messi che aveva fatto un viaggio non autorizzato in Arabia Saudita quando vestiva la maglia dei parigini.