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Cosa vuol dire per un bambino ritrovarsi davanti Leo Messi: le facce dicono tutto

Straordinario e imprevisto fuori programma poco prima dell’inizio della sfida di Champions tra Haifa e PSG: protagonisti i piccoli in campo che hanno dato vita a momenti davvero unici.
A cura di Alessio Pediglieri
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Sognare Lionel Messi e ritrovarselo a due centimetri, in campo in una partita di Champions League, potendolo salutare, applaudire, persino abbracciare. È accaduto a margine della sfida europea di mercoledì sera a Tel Aviv tra Maccabi Haifa e Paris Saint Germain, valida per il 2° turno del Girone H, lo stesso della Juventus amaramente sconfitta in casa dal Benfica. Poco prima del fischio d'inizio, con le due squadre schierate in fila per l'inno ufficiale della Champions, è andata in diretta TV mondiale una scena quasi surreale, che ha strappato applausi allo stadio Sammy Ofer e fatto vivere incredibili emozioni al pubblico a casa.

Chiunque inizi a praticare una disciplina, calcio incluso, spera un giorno di calcare le gesta dei propri beniamini, nella speranza di provare prima o poi a imitarne giocate e successi. Tanto più se per idolo si ha una delle icone assolute del firmamento del pallone e dello sport mondiale come Lionel Messi, pluridecorato fuoriclasse per 7 volte Pallone d'Oro e che ha vinto tutto con la maglia del Barcellona e con la Nazionale argentina. E così, in occasione della trasferta israeliana del PSG dove Galtier non ha risparmiato tutte le sue stelle, alcuni bambini hanno precorso i tempi coronando il loro sogno ad occhi aperti.

Le inquadrature delle tv internazionali hanno ripreso l'entusiasmo e lo stupore dei piccoli, presenti sul campo prima dell'inizio del match. Ognuno di loro per ogni singolo calciatore in campo, per entrambe le squadre, con coloro che per pura coincidenza sono finiti accoppiati con i fenomeni del PSG che hanno dato vita ad un momento di pura e genuina emozione. Vedendosi avvicinare la Pulga, hanno rotto le fila del protocollo UEFA – che imporrebbe rigidità nel mantenere una fila ordinata e composta – lasciandosi andare a gesti di pura incredulità. Mani sulle bocce, occhi strabuzzati, con i più audaci che si sono lasciati andare a teneri abbracci. In primis per Messi, autentico protagonista di tanto stupore, poi scene ripetute anche per Mbappè e Neymar che godono evidentemente di grande notorietà e seguito in Israele.

Le tre stelle hanno partecipato a modo loro all'entusiasmo dei ragazzini, accondiscendendo le loro emozioni. Per poi mostrare sul campo tutta la propria classe: il PSG è uscito da Tel Aviv con una vittoria schiacciante, 3-1 sul Maccabi Haifa. Autori delle tre reti parigine? Messi, Mbappè e Neymar. Proprio loro tre che si sono suddivisi la scena in modo uguale, con la Pulga che ha impiegato 37 minuti a segnare la prima rete (quella del momentaneo pareggio), per poi regalare l'assist al raddoppio di Mbappè, per concludersi con il tris firmato Neymar.

Una autentica apoteosi per le tre stelle del PSG che a fine partita ha coinvolto tutti,  anche gli "adulti" in campo: i tre sono stato cercati dagli stessi avversari che si sono voluti complimentare con loro e alcuni hanno richiesto in cambio la maglia per ricordo. Subito accontentati, con Leo Messi che l'ha regalata a un giocatore Del Maccabi, l'esterno Omer Atzili che non ha perso assolutamente tempo, indossandola qualche istante più tardi – ancora in campo con i propri compagni – con un video diventato subito virale sui social. Anche questo è l'effetto Messi.

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