Cosa serve all’Italia per qualificarsi ai Mondiali 2026 e cosa succede se non vince con l’Estonia

La partita di oggi contro l'Estonia ha già un valore fondamentale per la Nazionale di Gennaro Gattuso, impegnata nel girone I di qualificazione ai Mondiali 2026. L'Italia deve vincere, meglio se con un largo punteggio e senza subire gol. È l'unica possibilità che ha di sperare ancora (auspicando qualche battuta a vuoto della Norvegia capolista) di potersi piazzare prima nel gruppo e volare in Coppa del Mondo senza passare per il rischio dei playoff.
Il bilancio degli Azzurri finora è poco entusiasmante. Due partite giocate, una vittoria e una sconfitta per l'Italia che ora si ritrova al terzo posto del girone. I 3 punti sono arrivati nell'ultima sfida contro la Moldova, mentre con la Norvegia un netto 3 a 0 ha lasciato gli azzurri a mani vuote. Haaland e compagni al momento guidano il girone a punteggio pieno con 12 punti in 4 partite. Se tutto dovesse restare invariato sarebbe l'unica a qualificarsi direttamente al mondiale, solo la prima di ogni girone accede direttamente alla competizione. L'Italia prova a recuperare terreno contro l'Estonia. Sotto la guida della nuova direzione tecnica gli azzurri proveranno nella gara del 5 settembre a ricucire lo strappo con la capolista del girone I.
Chi si qualifica ai Mondiali 2026 e cosa serve all'Italia
I posti disponibili per le squadre europee sono 16, per 12 gironi da quattro o cinque squadre ciascuno. A qualificarsi subito al mondiale sarà la prima classificata per ogni girone. Gli altri 4 posti rimasti andranno invece distribuiti tramite spareggio. A questa fase potranno partecipare tutte le seconde classificate più le quattro vincitrici dei giorni dell'ultima Nations League, a patto che non queste rientrino già tra le squadre arrivate prime o seconde nel loro girone di qualificazione, ma l'Italia non è tra loro visto che è arrivata seconda nel suo girone. Le squadre che parteciperanno allo spareggio verranno divise in quattro percorsi diversi (A,B,C,D) tutti composti da semifinale e finale in gara secca.
Le 4 vincitrici di ogni spareggio potranno accedere al Mondiale 2026. L'Italia ha ancora 6 partite a disposizione e per qualificarsi dovrà raggiungere il primo posto, sperando in un passo falso della Norvegia, o il secondo e cimentarsi negli spareggi. Per l'Italia sarà fondamentale non sbagliare di nuovo e nel ritorno sconfiggere i norvegesi. In questo caso, supponendo che entrambe arrivino alla fine del girone con una sola sconfitta, sarà la differenza reti a decretare la posizione in classifica. Al momento la differenza tra le due è di 12 gol, con gli azzurri fermi a quota -1 e i loro diretti avversari a +11. Se questo non dovesse succedere ci sarà un'altra possibilità per la squadra di Gattuso, passare dagli spareggi. Un via più incerta e faticosa con la doppia sfida secca, semifinale e finale, con molti più rischi.

Cosa succede in caso di sconfitta con l'Estonia
I ragazzi di Gattuso dovranno sfruttare al meglio la sosta nazionali di settembre e ottobre per mettersi in pari con la Norvegia. Gli azzurri incontreranno due volte Estonia e Israele nelle gare di andata e ritorno del girone. In caso di sconfitta con l'Estonia la situazione degli azzurri si complicherebbe da subito, la distanza dalla Norvegia resterebbe invariata ma le partite per recuperare sarebbero ancora meno.
Una sconfitta non sarebbe quindi la fine del sogno azzurro verso i Mondiali, però vorrebbe dire un maggior sforzo e minori sicurezze di accesso. Si dovrà guardare all'esito delle sfide di Israele che per ora occupa il secondo posto a 3 punti di distanza con una sola partita in più giocata. Restano meno pericolose Estonia e Moldova agli ultimi due posti, ma per i ragazzi di Gattuso sarà necessario racimolare il maggior numero di punti possibili per riuscire a qualificarsi al prossimo Mondiale.