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Cori razzisti contro Bakayoko e Kessié, il Milan presenta un esposto in Procura federale

Il brutto episodio dei cori razzisti dei tifosi della Lazio contro Bakayoko e Kessié ha spinto il Milan a muoversi ufficialmente, presentando un dossier alla Procura Federale. Il calciatore ha già risposto sui social. Il club biancoceleste rischia la chiusura dell’intero settore della Curva Nord dell’Olimpico.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Milan ha ufficialmente presentato un esposto alla Procura della Figc in seguito ai cori razzisti che i tifosi della Lazio hanno rivolto a Bakayoko durante la partita di domenica sera. Un brutto episodio, l'ennesimo che si ripete nel campionato italiano: anche questo fa parte del corredo accessorio del tifo tornato negli stadi dopo il lungo periodo di porte chiuse per il Covid. Il centrocampista del Chelsea, che in rossonero è in prestito dopo aver giocato nella scorsa stagione nel Napoli, è intervenuto su Instagram per biasimare quanto accaduto nella sfida di San Siro. "Grazie per la calorosa accoglienza da parte dei tifosi rossoneri – si legge nel messaggio a corredo della foto che lo ritrae con la divisa di allenamento -. Purtroppo nel giorno del mio esordio mi sono infortunato ma la cosa più importante sono i 3 punti della squadra. Ad alcuni tifosi della Lazio e alle loro grida razziste verso me e mio fratello @franckkessie dico che siamo forti e orgogliosi del nostro colore della pelle. Ho tutta la mia fiducia nel nostro club perché vengano identificati".

Cosa rischiano i capitolini? Anche la chiusura dell'intero settore di Curva Nord dello stadio Olimpico, dove abitualmente è sistemata la parte più calda della tifoseria biancoceleste. C'è un precedente che alimenta le storie tese tra il centrocampista e la frangia più dura dei supporter di fede laziale: due anni fa, in occasione di un match vinto dal Milan, Bakayoko (assieme a Kessié), mostrò per sfotto' e per orgoglio la maglia del difensore, Francesco Acerbi. La replica fu come accendere la miccia: il battibecco social tra i due giocatori prese una piega che nemmeno i protagonisti immaginavano e l'ex Chelsea venne preso di mira in occasione della sfida di ritorno di Coppa Italia all’Olimpico del 24 aprile e anche in campionato.

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