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Conte tradito ancora una volta da Vidal, perché s’è rivelato un investimento sbagliato

Arturo Vidal è il calciatore che Antonio Conte ha voluto con insistenza all’Inter. “Se dovessi andare in guerra vorrei lui al mio fianco”, è la frase spesso ripetuta dal tecnico per spiegare la predilezione per il cileno. Ma a giudicare dagli errori commessi nella fase cruciale della stagione (Champions compresa) l’ingaggio dell’ex Barcellona s’è rivelato quasi un flop. Ecco quanto pesa a bilancio il suo stipendio.
A cura di Maurizio De Santis
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Eriksen è il calciatore che Antonio Conte non ha mai indicato espressamente all'Inter. L'evoluzione del rapporto tra l'ex centrocampista del Tottenham e il tecnico è sotto gli occhi di tutti: non era quello il profilo tattico adatto alle idee dell'allenatore. Ecco perché il danese verrà ceduto sul mercato di gennaio dopo appena un anno dal suo arrivo in Italia. Arturo Vidal, invece, è il ‘guerriero' che l'ex ct della Nazionale ha voluto, il calciatore per il quale ha insistito fino a quando la società non lo ha accontentato trovando la quadra nell'affare con il Barcellona e con l'agente del cileno. Una garanzia di rendimento e di affidabilità. L'uomo che, per esperienza e agonismo, avrebbe dovuto rendere la linea mediana dei nerazzurri una sorta di trincea. La pedina di lotta e di governo capace di affondare il colpo così come da distinguersi anche quando c'è da mettere in campo molto furore e altrettanto pragmatismo.

Conte tradito dal suo ‘guerriero'

Ebbene, alla luce di com'è andata la stagione finora, l'ingaggio dell'ex giocatore di Juventus (Conte lo ebbe alle proprie dipendenze proprio in bianconero al punto da definirlo l'atleta che avrebbe portato volentieri con sé "in battaglia"), Bayern Monaco e Barcellona non s'è rivelato così proficuo per l'Inter. Anzi, a "tradire" Conte è stato proprio ‘King Arturo'. E se la sfida contro il Crotone è passata in secondo piano grazie alle prodezze di Lautaro Martinez e Lukaku (che hanno annichilito le ambizioni dei calabresi piazzando uno-due micidiali tra primo e secondo tempo), altrettanto non si può dire della prestazione di Vidal.

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Gli errori gravi commessi da Vidal tra campionato e Champions

È lui che ha "perso" Zanellato, autore del momentaneo vantaggio del Crotone a San Siro. È lui che ha provocato un calcio di rigore in fotocopia (era accaduto anche in Champions contro il Borussia Mönchengladbach) concedendo ai rossoblù di Stroppa la possibilità di acciuffare il 2-2 alla fine del primo tempo. E quando Conte gli ha urlato "sta zitto, gioca e non rompere…" è stata chiarissima la rabbia dell'allenatore nei suoi confronti (nella ripresa entrerà Sensi al suo posto). L'aveva combinata grossa anche in occasione della gara – decisiva – di Champions contro il Real Madrid: prese un cartellino rosso per proteste e saltò il match di ritorno in Germania, venendo meno in una fase cruciale del girone di Coppa.

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Quanto pesa a bilancio lo stipendio lordo del cileno

Errori inaccettabili e che stridono (anche) con il peso a bilancio di Vidal per effetto dello stipendio di 6 milioni di euro netti a stagione (contratto fino al 2022). Grazie agli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita (a rischio, considerato l'ultimo intervento dell'Agenzia delle Entrate), lo stipendio lordo è pari a 7,86 milioni di euro. E in tempi di austerità diventa davvero dura giustificare – in virtù anche dell'età – un investimento del genere. Ecco perché Conte si sente tradito dal suo ‘guerriero'.

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