Conte ha un sussulto in conferenza prima di Sassuolo-Napoli: “Allora alzo le mani e mi ritiro”

Antonio Conte non cerca alibi e va dritto al nocciolo della questione: la forza di una squadra è nella compattezza dentro e fuori dal campo, nella capacità da parte di tutti di adattarsi e trarsi d'impaccio anche in un momento di difficoltà, nello spirito di sacrificio e nella consapevolezza che lo "scudo in petto" porta responsabilità maggiori e "obbliga a combattere di più".
Ecco perché in conferenza, alla vigilia del debutto in campionato del Napoli col Sassuolo (sabato alle 18:30), chiarisce subito che l'infortunio di Lukaku è sì importante per il "peso specifico" del calciatore a livello tattico e per quanto è stato fondamentale nella conquista dello scudetto ma "con i ragazzi non ne ho proprio parlato perché fa parte del gioco come il mercato, l'importante è lavorare. Lo abbiamo fatto l'anno scorso quando ci siamo trovati di fronte delle difficoltà. Non ci siamo mai pianti addosso e quel che dobbiamo fare i ragazzi lo sanno bene. Ovvero trovare soluzioni".

Azzurri sotto i riflettori: sono la squadra da battere in quanto detentori del titolo, per le trattative di mercato chirurgiche e condotte con il giusto tempismo, per la strategia che nelle ultime ore è cambiata (per l'opportunità di virare su un attaccante che prenda il posto del belga e Hojlund è il nome più caldo). "Di questo non parlo e né do una valutazione. Lavoro con quello che ho, è stato così anche l'anno scorso", taglia corto il tecnico che invece ha un sussulto dinanzi alla riflessione secondo cui, a differenza dell'anno scorso, il Napoli non solo sia favorito ma non debba soffrire.
"Se l'anno scorso abbiamo sofferto – ha aggiunto – allora due anni fa eravamo morti. Lo scorso anno sono state fatte grandi cose, qualcosa di incredibile. Altrimenti alzo le mani e mi ritiro se pensate altro". Poi fa appello a un concetto a cui tiene particolarmente. "Si vince e si perde tutti insieme. L'ambiente deve stare sempre con la squadra e il vero tifoso lo fa sempre. Dobbiamo parlare poco, in tutte le sedi, e fare i fatti. Testa bassa e pedaliamo. Aiutiamo questi ragazzi che hanno mostrato senso di appartenenza, che hanno vinto due scudetti in 3 anni. Bisogna baciarsi la figurina di questi ragazzi".
Arbitri, la novità del Var spiegato che sarà chiarito dal direttore di gara già in campo: Conte tocca anche questo aspetto e si concentra sull'utilizzo dello strumento. "Ho sollevato un problema durante l'anno scorso, credo fosse intorno all'ottava, nona partita. E ho anche avuto un riscontro che quello che avevo detto non erano fesserie. Tutto quello che può migliorare è ben accetto. Meno ombre ci sono più è meglio per tutti. Ora è chiaro che l'arbitro avrà una grande responsabilità nel comunicare la decisione. Cosa che l'anno scorso… c'era qualcuno che si eclissava".